Si è conclusa con un nulla di fatto, con una presa in giro ad essere meno diplomatici, l’incontro che si è tenuto oggi a Roma, presso il Ministero, sulla vicenda della centrale di compressione Snam, che dovrebbe sorgere a Sulmona in località Case Pente.
Alla richiesta di delocalizzazione della centrale da parte della Regione, oggi presente con l’assessore Mazzocca, la proposta del Ministero è stata quella di una delocalizzazione di appena un kilometro forse, nella zona in cui insiste l’ex cava, quindi qualche centinaia di metri più la rispetto al punto inizialmente indicato.
Una proposta giudicata chiaramente irricevibile da parte dell’assessorato all’ambiente che al prossimo incontro, che si terrà probabilmente a fine mese, ufficializzerà la propria contrarietà.
Il problema, procedurale, circa la delocalizzazione sta nel fatto che essa deve avvenire all’interno del comune di Sulmona perché portarla fuori dal perimetro comunale comporterebbe una modifica sostanziale all’iter burocratico che appare inattuabile.
Quindi tutto rinviato al prossimo incontro che si terrà presso il Ministero dello Sviluppo economico quando la Regione dirà no alla “proposta” avanzata oggi con la palla che torna nella metà campo del Governo.
Redazione
postato il 10/6/2015 alle ore 17:31