GIUSTIZIA

14625Roma

Referendum per i tribunali: la Consulta dice no

La decisione della Corte Costituzionale è una doccia fredda, un'altra, sulle speranze di sopravvivenza dei tribunali minori

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La Consulta ha detto no. Nessun referendum sulla legge di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, così come avevano chiesto nove Regioni con l’Abruzzo capofila. Un’altra, freddissima, doccia per i tribunali minori, per i quattro abruzzesi e per quello di Sulmona in particolare che è appena reduce dalla ordinanza di revoca della sentenza del giudice del Lavoro Ciro Marsella che nel novembre 2012 aveva fermato i trasferimenti.
Il referendum abrogativo, ha detto la Corte Costituzionale, non è ammissibile perché tocca gli equilibri di bilancio dello Stato su cui i referendum non possono intervenire.
La battaglia per la difesa dei tribunali minori, a questo punto, si fa sempre più difficile: resta sui banchi del parlamento ormai da un anno la petizione per una legge di iniziativa popolare e resta, per quelli abruzzesi, l’ipotesi di una ulteriore proroga di tre o forse dieci anni, come hanno chiesto oggi alcuni parlamentari abruzzesi con un emendamento al Milleproroghe.
Resta, infine, per Sulmona quella promessa a mezza bocca fatta dal ministro Cancellieri per il riconoscimento della salvaguardia dei tribunali di montagna. Correttivo che dovrà essere fatto entro settembre di quest’anno, prima cioè che i decreti attuativi della legge entrino in vigore.


postato il 15/1/2014 alle ore 14:18

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