POLITICA

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PD: fratelli coltelli

Il 27 gennaio primo banco di prova per i Democratici locali.


Tra meno di una settimana, il 27 gennaio, tutti i circoli locali del Partito Democratico saranno chiamati ad eleggere il Coordinamento di circolo e, poi, il Segretario. Lo faranno sulla base di un regolamento tortuoso e complicato, che vi risparmiamo. Comunque, l’unica cosa certa, è che gli aventi diritto al voto saranno tutti coloro che hanno votato alle primarie del 14 ottobre. L’impressione più forte della vigilia è che i vari esponenti locali, più che ad una piattaforma politica, guardino in realtà alle elezioni comunali del 2008 (Sulmona, Scanno, Pescasseroli) ed a quelle del 2009. Ma andiamo per ordine. A Sulmona i circoli saranno più di uno. L’appuntamento decisivo sarà quindi successivo: l’elezione del Segretario del Comitato cittadino. Chi ricoprirà la carica, con tutta probabilità, avrà molte chances di essere il candidato alla carica di Sindaco a maggio. Ecco perché in molti sono sul piede di guerra: Iannamorelli, Nannarone, Giannantonio, Di Masci, Tolone, Manasseri, Calore, fanno a gara per rendersi visibili, presenziano tutti gli appuntamenti che contano, stringono alleanze. A Scanno la frattura fra le varie anime del Partito sembra di difficile composizione. Eustachio Gentile pensa che il PD siano i 25 del comitato da lui costituito alla vigilia delle primarie. Amedeo Fusco, dal canto suo, forte della presenza nell’esecutivo regionale e dell’appoggio di Ginoble e Iannamorelli, non intende cedere di un millimetro. Alla finestra, pronti ad approfittare della guerra in atto, due ex sindaci: Bonifacio Gentile e Pietro Spacone. A Pescasseroli, con tutta probabilità, saranno Laudo La Cesa ed Attilio Pistilli a contendersi la carica di segretario. Solo che La Cesa ha già fatto l’alleanza contro l’attuale amministrazione. Se vince lui, il Sindaco Giura ed i suoi staranno fuori. Se vince Pistilli, difficile che La Cesa accetti di stare dentro. Questo per le località dove si vota quest’anno. Problemi, tuttavia, della stessa natura, esistono anche in altre realtà. A Pescocostanzo appare impossibile che gli ex DS di Antonio Di Pasquale possano convivere, sotto lo stesso tetto, con il Sindaco Pasquale Del Cimmuto. A Pratola Peligna, secondo il Sindaco De Crescentiis, il PD sarà composto dalle forze dell’attuale coalizione amministrativa (tranne quelle aderenti a Sinistra Democratica) ed una serie di circoli ed associazioni della “società civile”. A Castelvecchio Subequo sarà difficile mettere insieme i cocci di una coalizione amministrativa in via di sfaldamento. Sicuramente il Sindaco Amorosi ed i DS di Gianfranco Calcagni saranno da una parte e gli ex popolari di Marisa Valeri dall’altra. Infine Raiano, dove i “ginobliani” non fanno mistero di voler conquistare la maggioranza e la segreteria, mentre quelli che si riuniscono ed hanno diffuso, a dicembre, il “giornalino” pensano di mantenere lo status quo, per arrivare alla vigilia delle elezioni con la prospettiva garantita della successione a Mastrangioli. Eppure, mai come in questo momento a Raiano sarebbe possibile avviare quel passaggio generazionale nella politica e nell’amministrazione da molti auspicato e che, nella vicina Pratola, ha avuto luogo con successo e senza scossoni. Un appuntamento importante, insomma, quello del 27. Ne potrà uscire il radicamento definitivo del partito nella società, come recitano i comunicati ufficiali; oppure, al contrario, potrebbe esplodere tutto in mille pezzi, nonostante la buona volontà del coordinatore provinciale provvisorio Michele Fina.

postato il 19/01/2008

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