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La vigilia dei Democratici

Si eleggono domenica 3 febbraio i coordinatori locali tra divisioni, “scherzi” e patti chiari.

è grande l’incertezza nel Partito Democratico della nostra zona a 24 ore dalle assemblee per l’elezione degli organi dirigenti del partito. In linea generale, per quanto riguarda le liste, due sono i problemi. Innanzitutto si ha l’impressione che, salvo rare eccezioni, ex DS ed ex Margherita, marcino separati. La fusione, il senso di appartenenza allo stesso Partito, è ancora una chimera. Vi è poi il problema delle donne, che devono essere obbligatoriamente il 50%, in nome di quella “parità di genere” divenuta ormai dettato statutario. In molte zone è una corsa frenetica a scoprire donne disposte ad impegnarsi, perché la lunga consuetudine le ha tenute fuori dalla politica e dai gruppi consiliari dei Comuni. Infine, terzo elemento, la difficoltà del rinnovamento, che, come spesso succede in questi casi, a parole è condiviso da tutti ma, in concreto, quando si è al dunque, deve riguardare sempre il “vicino di ombrellone”. Anche se domenica si eleggeranno i direttivi, le figure apicali, quelle del coordinatore, sembrano le più importanti, e tali da condizionare ogni scelta. A Sulmona, assodato che il ruolo spetta agli ex DS, è lotta aperta tra Teresa Nannarone ed Emanuele Incani. Si susseguono le prese di posizione, ma la partita sembra ancora tutta da giocare, per una sfida che potrebbe riservare scherzi inattesi di Carnevale. Ad Introdacqua la situazione sembra ancora più ingarbugliata. Ci sono “democratici” alla guida del Comune (Giammarco, Orsini ed altri) e “democratici” all’opposizione. Questi ultimi, per testimoniare il clima di “concordia” che si respira, alla vigilia del voto, hanno affisso un manifesto contro i primi. Ogni tentativo di conciliazione è stato vano. Per cui è difficile prevedere cosa succederà domenica. A Scanno, le illusioni di tregua elettorale sono durate tra un sabato ed un lunedì. Per cui, alla vigilia delle elezioni comunali, si annuncia battaglia tra gli uomini di Eustachio Gentile ed Angelo Torrisi e quelli di Fusco e Bonifacio Gentile. In più, sugli uni e sugli altri preme il movimento civico di Caranfa e Domenico Mastrogiovanni. A Raiano, dopo alcune tensioni, sembra che la battaglia tra “rinnovatori” e “conservatori” si sia sopita. La lista del Direttivo è pronta da giovedì scorso, una lista unitaria, dalla quale dovrebbe uscire un coordinatore di garanzia, capace di mettere al lavoro tutte le anime del partito. Con i maggiorenti delle varie aree alla finestra, in attesa della battaglia che, tra un anno, investirà la carica di Sindaco del dopo Mastrangioli. A Vittorito, per esplicita ammissione di Geremia Giovannitti e Giovanni Del Beato, si andrà ad una lista unitaria. Per il coordinatore, tutti concordano nel tentativo di ricercare una candidatura “nuova”. A Pratola Peligna, scomparsi al seguito di Verini alcuni componenti storici del gruppo della Margherita, il grosso del partito si è ricompattato intorno alla figura carismatica dell’ex segretario dei DS Roberto Di Loreto, con il gruppo degli amministratori, in testa il Sindaco De Crescentiis, a fare da “garanti”. Più tranquille, al momento, le situazioni di Pettorano sul Gizio, Corfinio, Bugnara, Villalago e Prezza. Domenica si eleggerà la lista, in attesa di definire poi, anche in base al fattore “tempo disponibile per l’incarico” le figure di coordinatore. Fuori conca peligna, due le situazioni che fanno discutere. Pescasseroli, centro che voterà a maggio per il rinnovo del Comune, dove una parte dell’ex Margherita è già schierata contro l’Amministrazione uscente. Probabilmente non andrà all’assemblea, per cui il coordinatore dovrebbe essere l’ex segretario DS Attilio Pistilli. Infine Castelvecchio Subequo. C’erano timori di conta alla vigilia. Invece sarà lista unitaria, con l’indicazione altrettanto unitaria per Gianfranco Calcagni come coordinatore.

postato il 02/02/2008

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