CRONACA

20748Pescara

D'Angelo non era D'Angelo, scarcerato il tecnico pratolano

Colpo di scena nell'inchiesta Heartquake. Il gip scarcera Antonio D'Angelo: non poteva intascare le mazzette, quel giorno era in dialisi

Documento senza titolo


Torna in libertà Antonio D’Angelo, il 58enne di Pratola Peligna arrestato giovedì scorso nell’ambito dell’inchiesta Earthquake dal corpo forestale dello Stato, su disposizione del tribunale di Pescara. Oggi, infatti, il giudice per le indagini preliminari Gianluca Sarandrea, ha revocato la misura di custodia cautelare ai domiciliari a seguito della memoria difensiva presentata dal suo avvocato, Uberto Di Pillo, e su richiesta della stessa procura.
In sostanza D’Angelo, che era accusato di aver intascato mazzette per fornire in anticipo i documenti della gara d’appalto per la realizzazione della scuola elementare di Bugnara, per la quale era il responsabile unico del procedimento, non può aver intascato i soldi, così come sostenuto dall’imprenditore Alberto Cirimbilli, perché quel giorno (il 6 agosto del 2013) nel quale gli indagati si sarebbero visti in un ristorante di Bussi, era in dialisi presso l’ospedale di Sulmona. D’Angelo, che resta indagato per turbativa d’asta, insomma, non era D’Angelo, come ha confermato lo stesso Cirimbilli per la prima volta oggi sottoposto alla prova del riconoscimento fotografico. Qualcuno quel 6 agosto deve aver preso il suo posto, spacciandosi, con la complicità di Angelo Melchiorre (responsabile dell’Utr di Bussi e commissario di gara a Bugnara), per il tecnico pratolano.
Come ha fatto notare poi Di Pillo ai magistrati, a differenza di quanto sostenuto dall’ordinanza di custodia cautelare, Antonio D’Angelo non è mai stato alle dipendenze del Comune di Bussi e da qui distaccato a Bugnara. A Bussi, in realtà, c’è un suo omonimo, ma più giovane, che però, a sua volta, non è mai stato distaccato a Bugnara.
Insomma un bel pastrocchio che è destinato a riservare ancora sorprese e che lascia un interrogativo aperto: chi era quel finto D’Angelo che intascò i soldi?


postato il 17/10/2016 alle ore 21:32

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Commenti
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Postato da cesare alle 16:02 di martedì 18 Ottobre 2016
DILETTANTI ALLO SBARAGLIO.. Un'altra famiglia rovinata dall'ingiustizia italiota. Anni di indagini (fatte da incompetenti assunti con concorsi taroccati ) per mettere in galera un'INNOCENTE. Meno male che questa pseudo nazione è ai titoli di coda...



Postato da alicante alle 22:51 di martedì 18 Ottobre 2016
Cesare perfettamente d'accordo con lei sino all'ultimo capoverso. In realtà la nazione è ai titoli di coda ma sarà consegnata nelle mani di coloro che dello sputtananamento mediatico giudiziario e della cultura del sospetto hanno fatto le loro bandiere....siamo fritti altro che meno male.




 

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