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Fase 2, dalla crisi una opportunità: arriva “Bring”

Tre giovani professionisti sulmonesi creano una App per le consegne a domicilio da pizzerie e ristoranti. Finora una decina di attività hanno aderito, si parte a breve. “Vogliamo investire a Sulmona”

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Tre giovani intraprendenti, due ingegneri e un laureato in giurisprudenza, un fenomeno dilagante nelle aree urbane e una pandemia in corso che fa scoprire l’importanza (e la comodità) delle consegne a domicilio. Arriva anche a Sulmona il Food Delivery o più semplicemente la consegna del cibo dal ristorante a casa. A ideare la App “Bring” (dall’inglese “portare”) Gianmario D’Amico e i fratelli ingegneri Filippo e Gabriele Tirabassi Pascucci, che hanno prima fondato Quite Simple, una software house, e poi la App. Attualmente hanno già aderito una decina di attività di ristorazione e a metà maggio il servizio dovrebbe partire a pieno regime. Per incentivare ristoratori e clienti finali per un primo periodo il servizio di consegna sarà gratuito.
Ma come funzionerà il servizio?
“Le attività che saranno presenti nella App” spiega Gabriele Tirabassi Pascucci “avranno un tablet dove potranno caricare i loro menu e i piatti proposti, il cliente, una volta scaricata la App potrà accedere ai menu e ordinare anche apportando alcune piccole modifiche ai piatti, come avviene ordinando al tavolo di un ristorante o di una pizzeria, poi invia direttamente la richiesta al ristoratore che prepara il piatto da asporto”. A questo punto entrano in gioco i fattorini, al momento dei giovani amici dei tre ideatori della App ma non si esclude che, in seguito, la società non possa anche attivare altri contratti di collaborazione permettendo a giovani di studenti di guadagnare qualcosa lavorando poche ore al giorno. “Appena attivato il servizio” riprende “faremo almeno una settimana di sperimentazione poi non escludiamo di attivare il servizio anche con altre attività della Valle Peligna se saranno interessate. Al momento partiamo da Sulmona”. I tre giovani seguono progetti anche fuori Sulmona ma nelle loro intenzioni c’è di far crescere il territorio in cui sono nati. “L’idea della consegna a domicilio è vincente in realtà metropolitane” conclude l’ingegnere “il lockdown ci ha fatto capire che è una comodità anche in città più piccole. Questo è un progetto in cui crediamo molto e vogliamo investire in Valle Peligna”. (Nella foto i due fratelli Tirabassi Pascucci e D’Amico)

Chiara Buccini


postato il 10/5/2020 alle ore 19:13

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