CRONACA

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Il Governo dà il via libera alla Tap

Dietrofront dell’Esecutivo, infuriati i movimenti in tutta Italia e la Casini annuncia: “Non arretreremo, opposizione al progetto”

Documento senza titolo

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” la celebre frase pronunciata da Tancredi nipote del principe di Salina nel romanzo “Il Gattopardo”, riassume l’essenza di come sia difficile il cambiamento in Italia. E anche il Governo del cambiamento si è subito adeguato annunciando che la Tap (Trans Adriatic Pipeline) si farà perché rinunciarvi costerebbe troppo. Eppure lo stop al progetto era stato un cavallo di battaglia in campagna elettorale del M5S. La Trans Adriatic Pipeline è la parte finale di un megagasdotto di 4.000 Km che dall’Azerbaijan approderà in Italia per trasportare il gas in Europa e completare il cosiddetto Corridoio Sud del gas. I movimenti che si battono contro tale mega infrastruttura chiedono le dimissioni del Governo e non l’ha presa bene neanche il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.
“continuiamo la nostra battaglia su tutti i fronti” afferma “ribadendo con determinazione la netta contrarietà di un intero territorio montano, a forte rischio sismico, alla costruzione del metanodotto e della Centrale di compressione gas a Sulmona. Avevamo sperato che il nuovo Governo  procedesse in discontinuità rispetto al passato in merito al progetto Snam,  dato anche il modo in cui i rappresentanti locali del Governo stesso hanno affiancato la battaglia locale, marciando per le nostre strade a sostegno delle ragioni del no, portate avanti da molti anni da tutto l’Abruzzo ed espresse attraverso atti e documenti”. Nelle scorse settimane la Casini ha scritto una lettera al Ministro Sergio Costa, chiedendo un incontro finalizzato a una rivisitazione del progetto e dell’iter di attuazione, soprattutto in seguito alla sua dichiarazione inerente la mancanza di Vas nell’ambito della procedura autorizzatoria per il metanodotto Larino-Chieti. “ribadisco" conclude il sindaco "che non molliamo e non arretriamo di un solo passo. Solleciterò di nuovo il Ministro e i parlamentari eletti in questo territorio, gli onorevoli Gabriella Di Girolamo, Primo Di Nicola e Alberto Bagnai, affinchè si facciano parte attiva contro la realizzazione di questi progetti infrastrutturali dannosi per il nostro territorio e favoriscano l'incontro con il Ministro, a questo punto urgente".    


postato il 16/10/2018 alle ore 17:32

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