16709Sulmona
Provincia, deliberato il trasferimento dei 320 studenti
La Provincia si dice disponibile a considerare valide alternative dall'amministrazione comunale, ma che prevedano locali adeguati. La minoranza in Consiglio a Sulmona si unisce a Ranalli
La Giunta provinciale ha già deliberato circa il temporaneo trasferimento degli studenti dell’istituto De Nino-Morandi all’Itis di Pratola.
"Il nostro obiettivo è stato quello di far tornare i ragazzi tra i banchi di scuola il prima possibile e l’unica soluzione possibile è questa”.
E’ quanto spiega la vice presidente della Provincia, Antonella Di Nino, a margine dell’incontro in Prefettura che si è svolto questa mattina.
“Le proposte di Ranalli erano delle non proposte e non ha voluto nemmeno ascoltare le ragioni della Provincia. D’accordo con il preside del polo scientifico tecnologico abbiamo voluto assicurare una struttura adeguata ed evitare lo smembramento”.
Secondo la Di Nino, infatti, la proposta dei doppi turni al liceo scientifico avrebbe scombussolato le abitudini degli studenti condannandoli a tornare a casa alle otto di sera. La Croce Rossa, invece, non offrirebbe gli spazi di cui gli studenti necessitano; mentre la terza proposta, quella di trasferirli presso le scuole medie, li avrebbe divisi.
“Restiamo, comunque, disponibili a prendere in considerazione alternative valide dell’Amministrazione comunale di Sulmona- dichiara il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, in una nota-, che abbiano ad oggetto, però, proposte di locali idonei alle attività scolastiche con palestre e laboratori che assicurino lo svolgimento delle lezioni”. Sui trasporti, invece: “Ho preso contatto con Luciano D’Amico, presidente del Consiglio di amministrazione di Arpa Spa, per chiedere l’implementazione delle corse degli autobus che, tra l’altro, sono già attive per il trasporto degli studenti dell’Industriale”.
La questione trasferimento, inoltre, sembra aver unito la minoranza in Consiglio comunale al sindaco Ranalli.
Esprimono contrarietà alla scelta della Provincia, infatti, i consiglieri Daniele Del Monaco,
Mimmo Di Benedetto, Gianfranco Di Piero, Alessandro Pantaleo, Luigi Santilli che chiedono, inoltre, una chiara definizione dei “tempi necessari per garantire che gli studenti, oggi “esuli”, possano rientrare nella loro scuola” per evitare che si ripeta quanto accaduto per il liceo classico Ovidio.
“Il gioco dello scarica barile, cui abbiamo assistito in questi anni per il liceo di piazza XX settembre- concludono-, non sarà più tollerato e chi se ne renderà responsabile, dovrà risponderne”. S.pac
postato il 20/10/2014 alle ore 14:53