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Tre Valli e un Prg
Favorevoli e contrari alla proposta di realizzare un
unico strumento di programmazione urbanistica
per i centri peligni
Tra le varie proposte messe sul tavolo dai sindaci delle “Tre Valli d’Abruzzo” c’è anche quella se non di un piano regolatore unico vero e proprio, almeno di uno strumento che possa unificare le destinazioni territoriali di paesi anche in considerazione dell’unitarietà d’intenti che si intende perseguire. A riportarlo in auge, nel corso dell’ultimo incontro tra sindaci che si è svolto a Pacentro, è stato il sindaco di Pettorano, Giuseppe Berarducci. Si tratta di un progetto ancora tutto da definire, ma al quale, per lo più, i sindaci guardano di buon occhio a partire dal primo cittadino del capoluogo peligno, Giuseppe Ranalli. «Si tratta di una cosa positiva – ha commentato – soprattutto se si vanno a regolamentare delle zone vicine che, a volte, prevedono anche destinazioni incompatibili tra di loro. Oggi – aggiunge – ci sono esigenze diverse rispetto a quanto stabiliscono i piani regolatori di un tempo che guardavano all’espansione della città, è necessario adeguarli al ridimensionamento in atto». Positivo anche il giudizio del sindaco di Raiano, Marco Moca, che, in un certo senso, tocca con mano questo bisogno visto che sempre più le zone popolate di Raiano e Corfinio tendono a toccarsi. «Bisognerebbe iniziare a parlarne sul serio» ha dichiarato. Raiano, però, come Terre dei Peligni ha già avviato insieme agli altri Comuni soci (Corfinio, Vittorito, Roccacasale e Prezza) un piano intercomunale che non è regolatore, ma serve a mettere a regime alcune cose. «Con questo strumento come Terre dei Peligni stiamo già pensando in questo modo per la parte ovest della valle – ha sottolineato –. La proposta è da accogliere perché potrebbe essere utile anche a rendere più appetibile il territorio ad investimenti esterni e per far risaltare la vocazione che determinati territori sentono di avere più di altri». Non contraria, ma un po’ dissonante la voce del sindaco di Pratola, Antonio De Crescentiis: «Sarebbe meglio parlare di una pianificazione unica territoriale – ha dichiarato il primo cittadino pratolano –. Ci sono zone che inevitabilmente vanno previste in tutti i Comuni, se poi si parla di industrializzazione allora si che va condivisa». A proposito il suo vice Costantino Cianfaglione ha voluto sottolineare che «esistono già strumenti di Provincia e Regione che regolano le destinazioni dei territori in generale. In un’ottica di unione si possono fare delle valutazioni su temi a bassa scala come la viabilità di alcune strade». s.pac.
postato il 13/12/2014