CRONACA

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Sentinelle nella trincea della crisi

Sono le aziende locali che funzionano, che hanno avuto la capacità di aprirsi ai mercati ed essere competitive

Se la crisi ha colpito e continua a colpire duro, in Valle Peligna ci sono anche realtà produttive che resistono e che sono presenti da protagonisti su mercati difficili. Cinque casi per cominciare. A Sulmona c’è la Pavind srl, che ha lo stabilimento nella zona industriale. Il suo core business è la gestione dei rifiuti, pericolosi e non. Ma anche la bonifica dei siti inquinati, in particolare amianto. Occupa 22 persone. Lavora per enti pubblici sull’intero territorio nazionale, ma anche per aziende private che hanno esigenze compatibili con l’attività prevalente dell’azienda. Opera nel settore della distribuzione di energia, gas e luce in particolare, la Gran Sasso Energie di Pratola Peligna. La sua sfera d’azione si è lentamente allargata, passando da un piccolo nucleo di Comuni, a cavallo tra Valle Peligna e Val Pescara, all’intero territorio regionale. Oggi la Gran Sasso Energie ha contratti nella Marsica, nell’intera provincia di Pescara, fino a quella di Chieti. Occupa 42 dipendenti ed ha aperto uffici distaccati in numerosi Comuni. A livello di immagine punta sull’azienda “del territorio”, per distinguersi dai colossi del settore. Ultimamente ha realizzato, in alcuni paesi tra cui Pratola, le “casette” per la distribuzione di acqua depurata. Conta ben 93 dipendenti la Coselp di Pratola Peligna, che opera nel campo della ristorazione collettiva. Sono suoi clienti scuole, aziende pubbliche e private, ospedali, case di riposo. Il suo raggio d’azione tocca l’intero Abruzzo, ma si spinge fino alla capitale. La storica sede di Valle Madonna è diventata piccola, per cui la Coselp ha intrapreso la strada della costruzione della nuova sede che è ubicata lungo la bretella di collegamento tra la statale 17 e l’autostrada. La Di Nino trasporti, sempre a Pratola, ha 120 dipendenti, tra autisti, meccanici ed impiegati. Ha subito conseguenze pesanti per la chiusura di fabbriche e per la crisi generale, ma oggi rilancia la sua rete di contatti, che va oltre i confini italiani. Lavora in un settore dove la concorrenza è dura, ma la direzione dell’azienda punta sulla qualità e la sicurezza per ricostruire ed ampliare la sua rete di mercato, che abbraccia l’intera Europa. E, per finire, un gioiello dell’agroalimentare peligno: la casa vinicola Pietrantonj di Vittorito, con 15 dipendenti. Duramente colpita dal terremoto ma anche da episodi particolari, come la grande quantità di vino uscita da una cisterna un anno fa, ha saputo superare tutte le difficoltà, sotto la direzione dinamica e colta delle due sorelle Roberta ed Alice. Oggi Piatrantonj è una azienda presente su tutto il territorio nazionale, testimone pluripremiata dell’eccellenza del vino peligno.
pasquale d'alberto


postato il 18/10/2014

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