CRONACA

13842Sulmona

Lavori fatti male all'Itcg: si allarga l'inchiesta

Secondo l'imprenditore subappaltante nella scuola di via D'Andrea i lavori sarebbero stati eseguiti in modo errato. Altri tre indagati nell'inchiesta sulle scuole. C'è anche un sulmonese

Documento senza titolo

“Errato posizionamento dei ferri nella fase dei lavori di ingrosso dei pilastri”: è solo uno dei passaggi, inquietanti, che riguarda l’inchiesta aperta dalla procura dell’Aquila e relativa alla messa a norma dell’Itcg De Nino-Morandi di Sulmona. Una delle scuole che ha fatto finire ora, oltre al presidente Antonio Del Corvo, altre tre persone nel registro degli indagati, come scrive oggi il quotidiano Il Messaggero: il sulmonese Emidio Pacella, responsabile unico del procedimento, e i celanesi Domenico Palumbo, direttore della Provincia, succeduto all’indagato Valter Specchio, e Simplicio Torelli, ingegnere incaricato dalla Provincia di svolgere il ruolo di ispettore di cantiere sempre nei lavori di messa in sicurezza.
A far aprire questo ramo di indagini è stato in particolare Massimo Tomeo, imprenditore di Vasto che aveva svolto, senza essere stato pagato, lavori in sub-appalto per l’Ati che stava operando sulla scuola sulmonese e poi rimossa, ma per altri motivi e cioè per presunte violazioni alle procedure di appalto.
L’imprenditore, come afferma agli investigatori e alla stessa procura aquilana, non soltanto non sarebbe stato ascoltato dai dirigenti competenti della Provincia ma dall’Ati sarebbe stato invitato a firmare dei falsi Sal, stato di avanzamento lavori. Gli inquirenti stanno indagando anche sulle certificazioni di detti lavori che sarebbero state rilasciate senza che gli addetti si fossero anche solo recati sul posto. L’imprenditore vastese, ascoltato dai militari del nucleo della guardia di finanza, ha evidenziato di aver spiegato al direttore Palumbo “le precarietà strutturali da un punto di vista tecnico, determinate da talune lavorazioni di una società capogruppo dell’Ati nella ristrutturazione dell’istituto De Nino, come l’errato posizionamento dei ferri nella fase dei lavori di ingrosso dei pilastri”.
Particolari tutti da chiarire che, però, di certo fanno dormire sonni meno tranquilli agli studenti della scuola che, da qui a qualche mese, come sostenuto dal presidente Del Corvo, dovrebbero tornare proprio nell’ala dell’edificio “messa a norma”.


postato il 23/9/2013 alle ore 11:35

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