SOCIALE

1862Sulmona

Comune avvia il progetto Fondo Famiglia

L'assessorato comunale alle politiche sociali ha aderito al piano ministeriale per migliorare il lavoro del badandato monitorando la situazione.

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Al via anche a Sulmona il progetto ministeriale "Fondo Famiglia" promosso per migliorare la qualità dell’assistenza familiare privata. Si tratta di un programma che l’Assessorato comunale alle Politiche Sociali ha avviato in questi giorni coinvolgendo anche Centri per l’Impiego, organizzazioni sindacali, associazioni di anziani e immigrati e il Centro Servizi per il Volontariato, con l’assistenza tecnica di Lynx s.r.l., agenzia per i sistemi locali di sviluppo. “Il Programma rappresenta un’opportunità concreta per gli attori locali di condividere e mettere alla prova soluzioni efficaci e sostenibili rispetto a problematiche che rivestono, oggi più che mai, un’evidente centralità per la qualità della vita dei cittadini – ha affermato l’Assessore Enea Di Ianni – Il nostro impegno è verso la soddisfazione della richiesta di maggiore qualità del servizio da parte delle famiglie con anziani e delle assistenti familiari”. Con il primo incontro del Gruppo di Lavoro si è aperta la fase aggregativa e di concertazione, che viaggia parallela a quella della creazione di ricerca al fine di conoscere i dati qualitativi e quantitativi sul fenomeno del badantato nel territorio sulmonese. Il piano prevede sia una fase di sensibilizzazione, per informare e coinvolgere le famiglie nelle iniziative attivate per ottenere migliori condizioni di cura, sia una sperimentale in cui l’Ente attiverà una serie di servizi innovativi, dalla formazione per le badanti allo sportello per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, per agevolare lo sviluppo dell’assistenza familiare. “Il contributo di ognuno – ha concluso l’Assessore Di Ianni – ci consentirà di tracciare un quadro reale della situazione del badantato nel nostro territorio, di offrire alle badanti la possibilità di accrescere le loro conoscenze e di professionalizzarsi e, conseguentemente, di mettere a disposizione delle famiglie un servizio qualitativamente migliore”.

postato il 17/01/2010

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