10597Acciano
Carte false per i contributi post-sisma: indaga la procura
L'inchiesta si aggiunge a quella sui fondi erogati per l'autonoma sistemazione. Testamenti falsi e case che lievitano tra le carte acquisite
La procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un altro fascicolo d’inchiesta sulla gestione dei fondi e degli aiuti post-terremoto nel Comune di Acciano. Dopo quella prossima alla conclusione indagini e che riguarda i contributi per l’autonoma sistemazione (con cinque indagati, fra cui il sindaco Fabio Camilli), infatti, ora l’attenzione degli inquirenti si è concentrata sulla ricostruzione e in particolare sulla costituzione degli aggregati e dei consorzi. Le indagini, affidate alla polizia giudiziaria del corpo forestale dello Stato, sono tese ad accertare in particolare l’autenticità di documenti prodotti e autocertificazioni per l’ottenimento del 51 per cento della proprietà degli agglomerati, quota necessaria per affidare ad un presidente, anziché ad un commissario, la gestione della pratica, con una gestione diretta di un milione di euro a intervento e un compenso molto ampio per il presidente del consorzio stesso.
Agli atti finora sarebbero finiti documenti imbarazzanti: un testamento redatto nel 2004, venuto alla luce improvvisamente solo nel 2009, e che, soprattutto, individuava una particella catastale di un immobile la cui divisione, però, è stata eseguita solo nel 2008 e cioè quattro anni dopo la “strana preveggenza”.
Così come sarebbero stati richiesti contributi per ricostruire edifici del tutto o in parte abusivi, mai sanati e sulla carta neanche esistenti.
postato il 14/9/2012 alle ore 11:01