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10366Scontrone

Il "treno" di Finelli arriva in Alto Sangro

Parte oggi il tour di presentazione del libro scritto lungo i binari della Sulmona-Carpinone

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Parte oggi (ore 18 Comune di Villa Scontrone) il tour di presentazione Alto Sangro del libro “Coi binari tra le nuvole. Cronache dalla Transiberiana d’Italia", della casa editrice Neo. Cinque gli incontri con l’autore Riccardo Finelli, 38 anni, emiliano, sposato con una sulmonese, residente a Modena, che lo scorso aprile ha ripercorso a piedi in 4 giorni i 130 km, più o meno una trentina al giorno, di strada ferrata che collegano Sulmona a Carpinone, una delle ferrovie più belle d’Italia, il cui ultimo treno è partito l’11 dicembre 2011. La linea ferroviaria fu inaugurata nel 1897, fortemente voluta dal deputato di Roccaraso Giuseppe Andrea Angeloni. La stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo (1268 m.s.l.) è la seconda più alta dopo quella del Brennero; la linea tocca altre tre stazioni dell'Alto Sangro: Roccaraso, Alfedena-Scontrone e Castel di Sangro. La ferrovia Sulmona-Isernia, sotto le cime solenni della Maiella, è raccontata, oggi, da Finelli attraverso le storie dipanatesi lungo le rotaie che per oltre 100 anni hanno unito gli angoli estremi di questa estrema provincia italiana: viaggiatori, personale FS, pastori che hanno usato quel treno per il trasporto del bestiame, abitanti dei paesi attraversati e turisti d’oltralpe. Un libro “on the road” , per certi versi nostalgico, su un pezzo d’Italia “leggendario,” un luogo inedito che rischia di scomparire e, che Riccardo Finelli, attraverso il pretesto della sua chiusura, vuole riportare alla luce. Le altre “stazioni” nelle quali fermerà il libro di Finelli sono: Pescocostanzo e Barrea (giovedì 9 agosto rispettivamente alle 18 e alle 21,30); Castel di Sangro (venerdì 10 agosto ore 19 convento della Maddalena) e Pescasseroli (sabato 11 agosto ore 18 nel cortile del Coecin)
(Maria Bellucci)


postato il 7/8/2012 alle ore 10:23

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Commenti
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Postato da ilpartigiano316 alle 20:15 di martedì 7 Agosto 2012
incredibile, se una ferrovia del genere si fosse trovata in un paese civile, non bananoide come il nostro, sarebbe stata un punto di forza turistico, economico e culturale! bravo all'autore del libro!



Postato da franc alle 21:48 di martedì 7 Agosto 2012
@ ilpartigiano316, Sai chi è il responsabile della chiusura all'esercizio regolare della linea? L'assessore ai trasporti regionale Abruzzese, in quanto è la regione che acquista i servizi da Trenitalia. Dal canto suo Trenitalia sarebbe pronta anche da domani a rimetterci i treni se la regione lo volesse. Da parte di RFI invece la linea è ancora curata in quanto ancora aperta. Deve essere mantenuta efficiente per il transito di eventuali treni (straordinari merci, di servizio, ecc....)




 

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