CRONACA

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Vertice San Raffaele: incontro interlocutorio

Continua lo stato di agitazione, restano in atto i licenziamenti. Gli assessori regionali assenti al tavolo convocato in Comune, a Natale 11 dipendenti rischiano il posto di lavoro

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di Chiara Buccini

Lavoratori ancora in stato di agitazione della clinica San Raffaele di Sulmona. Al termine dell’incontro in Comune, che si è protratto per l’intera mattinata, nonostante le buone intenzioni di tutte le parti convocate non è stato messo un punto fermo per scongiurare il licenziamento di 11 lavoratori che, ironia della sorte, stando ai tempi delle procedure avviate dal San Raffaele lo scorso 8 ottobre, potrebbe avvenire il 24 dicembre. Alla vigilia di Natale. La vertenza continua ad essere politica e, in assenza di certezze, nessuno intende prendere decisioni che potrebbero rivelarsi avventate. Non lo fa la Regione, rappresentata dal funzionario Maddalena Tabasso (assenti gli assessori Veri e Fioretti, presenti le consigliere Antonietta La Porta e Marianna Scoccia che hanno garantito impegno), che è in attesa di una risposta dal Ministero della Salute alla proposta di adeguamento, con la richiesta di circa un milione di euro, del budget per mantenere i 25 posti di riabilitazione spinale (codice 28) al San Raffaele di Sulmona. Non lo fa la proprietà del San Raffaele, rappresentata dal direttore operativo Pierluigi Marinelli, che senza un impegno concreto della Regione per l’anno in corso non può garantire il mantenimento di 25 posti letto rispetto ai 13 che, con i fondi disponibili, potrebbero essere mantenuti. Una situazione che determina da parte della proprietà una non nascosta indisponibilità a ritirare i licenziamenti in atto. In mezzo a tutto questo ci sono i lavoratori. Per i quali i sindacati chiedono, almeno, l’attivazione degli ammortizzatori sociali e l’apertura di un dialogo con la proprietà per scongiurare la perdita di posti di lavoro e di un importante servizio sanitario sul territorio di cui usufruiscono pazienti anche da fuori Abruzzo.
La vicenda del mancato adeguamento del budget si trascina, al San Raffaele, da oltre 10 anni. A luglio scorso era stata fatta, dalla giunta Marsilio, una proposta di delibera di giunta inviata poi al tavolo di monitoraggio del Ministero ha indicato delle modifiche (la risposta è arrivata nelle settimane scorse) ma il tempo stringe. “La Volontà della Regione per risolvere la vertenza c’è e lo abbiamo dimostrato” ha detto la Tabasso “sono state individuate anche risorse aggiuntive che dobbiamo valutare ma una risoluzione definitiva entra la fine dell’anno potrebbe essere impossibile”.
Durante la mattinata non è manicato un momento di tensione tra il sindaco Annamaria Casini e il consigliere comunale Elisabetta Bianchi. Il primo cittadino ha incalzato per la risoluzione della vicenda e sarà convocato un altro incontro. La Bianchi ha sottolineato il mancato coinvolgimento dei rappresentanti delle forze di governo ministeriali e cioè PD, M5 Stelle e LeU “sottacendo” incalza “che l’approdo della vertenza dovrà essere il tavolo di monitoraggio del Ministero della Sanità in collaborazione con il Ministero delle Finanze che dovranno approvare gli atti presentati da Regione Abruzzo”.
Al termine del vertice il sindaco Casini haincontrato, nell’aula consiliare, i lavoratori della San Raffaele, ribadendo loro solidarietà e il massimo impegno da parte dell’ amministrazione “affinchè” ha spiegato la Casini “siano salvaguardati i posti di lavoro e non sia messa a repentaglio la stabilità economica di molte famiglie, causando disagi all’utenza e ridimensionamento dei servizi per una struttura di eccellenza regionale, che andrebbe invece valorizzata”.


postato il 13/11/2019 alle ore 14:21

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