CRONACA

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L'ultimo viaggio di Guido Conti

Chiesa gremita e autorità civili e militari da tutta Italia per i funerali del generale morto venerdì, don Nannarone: "Chi ci ha lasciato resta con noi in un modo nuovo"

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Una città intera si è ritrovata unita e triste a dare l’ultimo saluto a Guido Conti, generale dei Carabinieri Forestali in congedo e morto venerdì per un colpo di pistola. La chiesa di Santa Maria della tomba non è riuscita a contenere la folla, autorità civili, militari, ma anche e soprattutto semplici cittadini. Occhi rossi e preghiere per ricordare chi, con la tenacia e la forza della legge ha intrapreso battaglie a tutela del territorio non soltanto abruzzese. Il corteo funebre è partito dalla camera ardente allestita in tribunale dove, questa mattina, hanno fatto visita il Comandante Interregionale dei Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Ogaden di Napoli Giovanni Nistri e il generale Davide De Laurentis, vicecomandante del Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare (Cutfaa), oltre ai comandanti regionali e provinciali dei Carabinieri territoriali e forestali di Abruzzo e Molise, il procuratore della Repubblica Giuseppe Bellelli, il presidente del tribunale Giorgio Di Benedetto e i colleghi della forestale con i quali Conti ha condiviso gli anni passati al comando della stazione di Sulmona. Il funerale è cominciato alle 15 picchetto d’onore e saluto militare per Guido Conti, con la bara avvolta nel tricolore. In lacrime e incredule la moglie Anna e le figlie Marianna e Federica e la sorella Silvia, comandante della sezione della Polstrada di Pescara. Don Maurizio Nannarone, parroco della chiesa del Crocifisso parrocchia di Conti ha celebrato la funzione insieme a don Ramon Peralta e a Claudio Ricchiuto, cappellano militare della Guardia di finanza. Don Maurizio ha rivolto un pensiero alla moglie di Conti Anna, alle figlie Marianna e Federica, alla sorella Silvia e allo zio Enrico fratello del defunto padre di Conti. “Non sia turbato il vostro cuore abbiate fede in Dio” ha detto don Maurizio “è possibile che Dio che ci ama così tanto possa volere lanostra sofferenza? No certo ed è per questo che ci dice di non essere turbati, Dio vuole farci comprendere che la persona che ci ha lasciato è ancora con noi in modo nuovo misterioso. Bisogna avere il coraggio di entrare in questo mistero: la morte. Gesù vero uomo e Dio ha pianto per la morte dell’amico Lazzaro. E noi siamo addolorati per la partenza di Guido e il dolore ci ricorda che siamo fratelli di Gesù e figli di Dio. Noi siamo qui con la speranza che è Cristo Risorto. Dio è la via, la verità e la vita, l’unico capace di liberare l’uomo da angoscia e disperazione. Solo così possiamo leggere con vittoria i momenti di sofferenza che viviamo nel nostro cammino”.
La morte di Conti, che l'autopsia ha accettato come suicidio, lascia tanti interrogativi. A fine ottobre l'uomo si era congedato dall’Arma dei carabinieri per prendere servizio come direttore operativo del settore Ambiente presso la Total, in Basilicata dove da decenni si estrae petrolio e non senza polemiche e misteri. Mercoledì aveva rassegnato anche le dimissioni dalla Total. Venerdì la tragedia.
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postato il 20/11/2017 alle ore 17:34

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