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Terremoto, NoTubo: "Rete Adriatica inaccettabile"

Comitati e movimenti tornano a ribadire la pericolosità del progetto Snam

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“Ancora una volta, come accade da circa un ventennio, è dunque l’Appennino centrale ad essere interessato da sismi devastanti: 19 anni fa quello dell’Umbria e delle Marche, 7 anni fa quello dell’Aquila, 4 anni fa quello dell’Emilia e adesso il terremoto del Reatino, Marche, Umbria e Abruzzo. Nel 2013 e nel 2014 anche Città di Castello e Gubbio (Umbria) sono state interessate da forti sciami sismici”. I Comitati cittadini per l’Ambiente tornano ad alzare la voce contro il metanodotto Snam che dovrebbe attraversare, da progetto, l’Appennino “la parte più vulnerabile dell’intera penisola”.
“E’ inaccettabile che la Snam, con il sostegno del Governo, continui a voler imporre il grande gasdotto “Rete Adriatica” il cui tracciato si snoda proprio lungo le depressioni tettoniche dell’Appennino centrale, lungo le aree di maggiore criticità sismica. Anche il sito scelto per l’ubicazione della centrale di compressione, localizzata a Sulmona, ricade in zona sismica di primo grado a 2 Km. in linea d’aria dalle faglie sismogenetiche del Monte Morrone silenti da oltre 1900 anni!”.

Non è tardato molto ad arrivare la contro nota della multinazionale del gas la quale ha sottolineato che fino ad ora, nei terremoti passati, non si sono registrati danni ai tubi Snam.

s.pac


postato il 26/8/2016 alle ore 18:17

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