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Liceo classico, gli architetti: “Nessun attacco ad personam ma tutela della professione”



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Nessun attacco “ad personam” o una parte specifica, ma l’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila non intende ritirare il ricorso presentato al Consiglio di Stato per i lavoriamo liceo classico Ovidio di Sulmona “con il solo scopo di contrastare lo svilimento della professione e garantire la salvaguardia, ovvero la giusta applicazione dell’equo compenso, commisurato all’importanza dell’opera e del ruolo che si è chiamati a rivestire con le relative responsabilità, civili e penali, tanto più nell’opera pubblica, in cui bisogna garantire elavati standard qualitativi della prestazione”. I professionisti ritengono inoltre “sconcertante e oltremodo fuori luogo, oltre che inaccettabile, ogni tentativo di strumentalizzazione ed etichettatura politica dell’operato dell’Ordine” che ha sempre svolto attività di alta sorveglianza degli appalti pubblici nell’intero territorio nazionale, senza distinzione, sollevando puntualmente ogni eccezione meritevole di nota e contestandola all’ente interessato, rendendosi disponibile al confronto con lo stesso per meglio perseguire l’interesse pubblico. “Talvolta, in assenza di dialogo con la stazione appaltante” spiega l’architettoAntonio Bolino “come nel caso in questione- la strada giudiziaria è l’unica possibile e necessaria per esercitare la giusta azione di tutela e sorveglianza che il ruolo richiede e che la Legge attribuisce all’Ordine. Pertanto, senza voler cadere nell’altrui provocazioni, si ribadisce con fermezza che non vi è alcun animato “accanimento” nei confronti dell’Amministrazione. L’unico filo guida dell’Ordine è salvaguardare la Professione e preservarla da ogni tentativo di svalutarne la dignità e/o svuotarla dalle sue prerogative”.

postato il 27/2/2021 alle ore 17:02

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