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“Un libro al giorno”, la Gabbianella e il Gatto: inno alla diversità e ai sogni



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Ci ha insegnato ad amare chi è diverso da noi e ci ha insegnato a volare. Oggi per la nostra rubrica vi proponiamo “La storia della Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepúlveda l’amato scrittore cileno morto ieri per il Covid19. La storia, diventata anche un cartone animato di successo grazie ad Enzo d’Alo’ sembra solo per i bambini ma è anche e soprattutto per gli adulti. È una storia che ci insegna i veri valori della vita e della solidarietà. Kengah è una mamma gabbiano avvelenata dal petrolio, riesce ad affidare in punto di morte il proprio uovo al gatto Zorba, strappandogli tre promesse: non mangiare l'uovo, averne cura finchè non si schiude ed insegnare a volare al piccolo. E Zorba con i suoi amici gatti riesce nell’impresa anche in quella più ardua: far comprendere alla Gabbianella che gli amici gatti saranno davvero felici quando lei spiccherà il volo riunendosi con i gabbiani.
“Sei una gabbiana. Su questo lo scimpanzé ha ragione, ma solo su questo. Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana. Non ti abbiamo contraddetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te si. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall’uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie d’orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. E’ molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamente diversi.” (“La storia della Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, Guanda Editore Pag. 94)

Chiara Buccini

Luis Sepúlveda Calfucura (Ovalle, 4 ottobre 1949 – Oviedo, 16 aprile 2020) è stato uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta, regista e attivista cileno naturalizzato francese. Nato in Cile, Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un'intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l'incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet. Ha viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace. Dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie. Autore di libri di poesia, «radioromanzi» e racconti – oltre allo spagnolo, sua lingua madre, parlava correttamente inglese, francese e italiano – ha conquistato la scena letteraria con il suo primo romanzo, Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, apparso per la prima volta in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993. Ha pubblicato da allora numerosi altri romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra i quali spicca Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.


postato il 17/4/2020 alle ore 13:55

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