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“Un libro al giorno”, “Uno, nessuno e centomila”: il cambiamento arriva all’improvviso



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La crisi dell'individuo nel suo rapporto con la realtà oggettiva, i valori che credeva veri e forse non lo sono o non sono quello che egli ritiene che siamo, le certezze che diventano relative. Tutto questo è “Uno, nessuno e centomila” capolavoro di Luigi Pirandello che, ancora una volta, ci racconta la vita di un moderno “antieroe” Del Novecento. Pirandello racconta l’uomo con le sue incertezze, con i suoi difetti e le sue crisi. Ogni cambiamento arriva da un piccolo particolare della quotidianità. E niente è più come prima. Nel romanzo, infatti, Vitangelo, il protagonista, si accorge un giorno di avere il naso un po’ storto. Da questa considerazione capisce di non essere, per gli altri, quello che crede di essere lui. In tutto il romanzo cerca di distruggere tutte le immagini che gli altri vedono in lui, ma purtroppo ne uscirà sconfitto e pazzo.
Un romanzo da leggere almeno una volta nella vita perché affronta il problema dell’identità, del rapporto di ognuno con gli altri, della contestualizzazione nella società. l'uomo non è Uno, la realtà non è oggettiva. Indimenticabile.

Chiara Buccini

Luigi Pirandello (Girgenti, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in lingua italiana e siciliana) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto.


postato il 7/4/2020 alle ore 13:43

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