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Covid-19: la Rianimazione di Sulmona non può ricoverate chi non è positivo

Stanotte una donna, negativa al Coronavirus, dopo un intervento chirurgico è stata trasportata a Popoli, la Cisl chiede il ripristino della situazione pre-emergenza

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La Rianimazione dell’Ospedale di Sulmona non può ricoverare pazienti non affetti da Coronavirus e così, stanotte, una paziente, dopo essere stata sottoposta ad intervento chirurgico, è stata portata in Rianimazione a Popoli, ospedale appartenente ad un’altra Asl. A denunciare la situazione è la Cisl Medici. “L’unica Rianimazione del nostro nosocomio infatti” spiega la dottoressa Gianna Tollis della Cisl Medici “non può ricoverare attualmente pazienti non affetti da patologia da Coronavirus proprio per la presenza di pazienti COVID 19 ricoverati”. Qualche giorno fa il sindacato ha chiesto, considerato che non c’è più una condizione di emergenza, di restituire alla Rianimazione di Sulmona la sua naturale vocazione, a servizio delle unità operative dell’ospedale peligno. Tale richiesta, ovviamente, non pone in secondo piano i pazienti affetti da Coronavirus. “Sulmona non è un Ospedale COVID” riprende “e non a caso perché per tipologia non può esserlo. Non abbiamo la possibilità di dividere le assistenze intensive, non abbiamo le figure professionali richieste né i servizi sono pronti e preparati ad affrontare la malattia da Coronavirus. Dunque poichè la salute è un diritto sancito dalla Costituzione e la Sanità pubblica deve essere in grado di garantirla nel migliore dei modi e nella diffusione più capillare possibile, è giusto che una sola patologia, tra l’altro così dirompente e particolare, sia centralizzata nelle strutture dedicate affinchè il resto delle strutture sanitarie, soprattutto quelle squisitamente territoriali e più vicine alle persone, possano garantire la sanità ordinaria”.
Attualmente in Anestesia e Rianimazione di Sulmona è ancora ricoverato un paziente positivo nell’unica stanza a pressione negativa. La CISL, pertanto, chiede che, ovviamente senza correre rischi particolari per il paziente, l’unico ricovero per patologia da Coronavirus attualmente presente in Rianimazione possa essere trasferito presso Presidi già organizzati per affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus. “apprendiamo” intervengono Claudio Incorvati coordinatore provinciale Cisl-Fp è Vincenzo Mennucci Segretario Regionale CISL FP “che a breve anche gli operatori sanitari di Sulmona potranno vaccinarsi. Se la notizia non può che farci sperare in un nuovo anno migliore per chi lavora nei Servizi Sanitari, riteniamo di denunciare che, per l’ennesima volta, nel Presidio di Sulmona, si fanno scelte scellerate come quella di individuare, per eseguire le vaccinazioni, una stanza situata al terzo piano dell’Ala Vecchia, dichiarata inagibile ormai dal 2009. Ricordiamo, tra le altre cose, che buona parte dell’Ala Bolino, invece, è completamente vuota dal momento del trasferimento presso il Nuovo Ospedale”. Intanto una operatrice di una casa di riposo di Sulmona è risultata positiva lo stesso giorno in cui ha ricevuto la prima dose del vaccino.


postato il 13/1/2021 alle ore 17:14

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