Non si ferma la violenza sulle donne. Neanche il 25 novembre, giornata Internazionale contro la violenza di genere. Oggi Due donne sono state uccise a coltellate dai loro partner, nel Veneto e in Calabria,
Un uomo di 40 anni ha ucciso la moglie con una coltellata al petto a Cadoneghe, in provincia di Padova. L'omicida si chiama Jennati Abdefettah, ha 40 anni, è marocchino e fa il magazziniere. I tre figli che abitavano con la coppia sono stati affidati a un'amica della madre che abitava vicino a loro.
A chiamare i carabinieri è stato proprio l'omicida nella notte.
In Calabria, un uomo è stato sottoposto a fermo del pm perché ritenuto l'autore dell'omicidio della donna di 51 anni il cui cadavere è stato trovato nascosto tra gli scogli a Stalettì, sulla costa ionica catanzarese. Si tratta di un 36enne di Badolato che, secondo le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato aveva una relazione extraconiugale con la donna.
«La violenza verso le donne è una emergenza quotidiana, presente in ogni strato della nostra società. E lo è a maggior ragione oggi che il Covid-19 costringe le donne vittime di maltrattamenti, fisici o psicologici, a stare chiuse in casa. Occorre pertanto incrementare la prevenzione e l'educazione soprattutto nelle fasce giovanili». Lo afferma l'Assessore alle Politiche sociali e all'istruzione, Pietro Quaresimale, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. «La violenza è il frutto di un albero malato che affonda le radici nella cultura della disparità, del possesso e della oggettivazione della donna; oggi - prosegue ancora l'Assessore - è necessario ricucire un nuovo patto educativo, insieme alla famiglia, alle istituzioni e a tutti gli altri attori sociali, perché venga rimessa al centro la persona. Siamo a lavoro insieme con l'assessorato alla sanità e alle pari opportunità affinché sia rafforzata la rete dei Centri antiviolenza presenti sul territorio intorno alla quale attivare nuove iniziative di prevenzione mirate a contrastare il fenomeno, che - conclude l'Assessore Quaresimale - ha assunto dimensioni importanti nella nostra società».
“Non vorremmo che fosse una celebrazione o una ricorrenza ma una data in cui rinnovare il patto di alleanza contro ogni forma di violenza e di discriminazione di genere perché la violenza contro le donne non è un problema del singolo, un malato da curare o preda di un raptus, ma è un fenomeno strutturale che ha radici culturali profonde - dichiara Lorenza Panei , portavoce della conferenza regionale donne dem . Oggi ancora di più, nel contesto di emergenza sanitaria ed economica, la violenza diventa l’esito estremo di diseguaglianze e di discriminazioni di genere che il COVID può alimentare”.
Il 75% in piu' di chiamate al 1522, il numero gratuito antiviolenza e stalking attivo 24h su 24h , durante la prima fase di lockdown rispetto agli stessi mesi del 2019 , e' un dato che ci deve far riflettere.
Molte donne perdono il lavoro e la mancanza di sicurezza economica e di una rete di relazioni le espone ancora di più al rischio della violenza. “Per questo invitiamo la Giunta regionale a porre attenzione al fenomeno della violenza sulle donne” aggiunge “a riprendere presto il percorso mirato a rafforzare case rifugio e centri antiviolenza e ad assicurare formazione professionale ed incentivi per l’occupazione delle donne vittime per aiutarle a fuoriuscire dalla violenza. La Conferenza Regionale Donne Dem rimarca l'importanza dell'educazione di genere e la necessita' di adottare iniziative volte a contrastare l'abuso del corpo femminile, da un lato, e a dedicare maggiore attenzione all'uso del linguaggio, dall'altro. La violenza si combatte rispettando la liberta' femminile”.
postato il 25/11/2020 alle ore 12:22