CRONACA

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Covid19, la luce in fondo al tunnel

Numeri in diminuzione su scala nazionale, ora si pensa alla “Fase 2” ma con prudenza. In Abruzzo 1703 casi dall’inizio dell’emergenza. La Procura di Sulmona apre inchiesta sul San Raffaele. La clinica: “Rispettate tutte le procedure previste al momento dei fatti”

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Diminuisce, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, il numero dei ricoverati con sintomi per coronavirus negli ospedali (-61) e continua a scendere anche il numero dei pazienti in terapia intensiva (-17), che anche ieri aveva fatto registrare il segno meno. A questo si aggiunge la riduzione del numero delle vittime a 525, il dato più basso dal 19 marzo scorso. Rimane più o meno costante l'aumento dei positivi giornaliero con 2.972 nuovi contagiati nelle ultime 24 ore, che porta il totale dei positivi a 91.246.     "Una serie di buone notizie", ha sottolineato il capo della Protezione civile e commissario straordinario all'emergenza Angelo Borrelli nel corso del punto stampa quotidiano, che non ci devono indurre però "ad abbassare la guardia".  Uno spiraglio di luce che comunque apre la prospettiva della cosiddetta 'fase due'.
In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 1703 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, anche attraverso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Rispetto a ieri si registra un aumento di 75 nuovi casi.
347 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (61 in provincia dell’Aquila, 71 in provincia di Chieti, 126 in provincia di Pescara e 89 in provincia di Teramo), 67 in terapia intensiva (12 in provincia dell’Aquila, 15 in provincia di Chieti, 29 in provincia di Pescara e 11 in provincia di Teramo), mentre gli altri 1006 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (81 in provincia dell’Aquila, 172 in provincia di Chieti, 427 in provincia di Pescara e 326 in provincia di Teramo).
Novità sul fronte della Clinica San Raffaele a Sulmona dove la Procura ha aperto una inchiesta, dopo gli esposti del sindacato Nursind e della famiglia di una infermiera contagiata da Covid 19, per fare luce sulla vicenda cominciata, sembra, con il ricovero di una paziente di Teramo proveniente da una struttura sanitaria di Bergamo. Paziente negativa al Covid 19 al momento dell’arrivo in struttura a Sulmona ma poi risultata positiva e probabilmente ha rappresentato la causa del focolaio, la paziente è deceduta nei giorni scorsi nell’ospedale di Chieti dove era ricoverata. In clinica sono state adottate tutte le precauzioni per mettere in sicurezza personale e degenti. Intanto dal San Raffaele tengono a precisare di adire per vie legali contro chi diffonderà “notizie atte a turbare l’ordine pubblico e a diffamare il corretto operato della struttura e di tutti i sanitari che nella stessa si sono adoperati e si stanno adoperando con abnegazione nell’interesse dei pazienti e di tutto il Paese”.


postato il 6/4/2020 alle ore 9:09

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