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Progetto Toto: i sindaci tornano a riunirsi in attesa di studiare il progetto

Domani tutte le carte saranno nelle mani di Gerosolimo che stabilisce tre tappe: un altro incontro ristretto tra sindaci, uno con D'Alfonso e l'altro con Delrio. La Valle Subequana denuncia la propria marginalità

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Domani sarà nelle mani dell’assessore regionale alle aree interne, Andrea Gerosolimo, e da lì in quelle di tutti i sindaci dei comuni interessati. Si tratta del progetto della variante autostradale A24-25 che i primi cittadini non sono ancora riusciti a visionare se non tramite qualche slide. E’ solo dopo aver avuto la possibilità di studiarlo che torneranno a riunirsi alla ricerca, si spera, di una linea comune. E’ quanto è stato deciso oggi durante l’incontro, il secondo, che li ha visti protagonisti proprio sulla questione del progetto Toto.

A partecipare, c’era anche il prof. Fabrizio Galadini dell’Ingv il quale ha spiegato come delle infrastrutture costruite su faglie attive (la variante ne attraverserà 3) possano subire gravi conseguenze in caso di terremoto, sempre se l’ingegneria non abbia risposte adeguate. E’ su questo punto, e sul problema delle frane, che Galadini ha spostato l’attenzione, ma non per un “no” a prescindere, ma per una valutazione di impatto ambientale (via) che doveva essere effettuata ancora prima del progetto e non successivamente con l’insorgere del fattore sismico, come se questi fossero territorio esenti da tali problematiche. In particolare le faglie attraversate sono quelle del Fucino, della località Moro-Ventrico e quella della Valle Subequana, sopita, quest’ultima, da circa 2100 anni e quindi con una probabilità di accadimento (di un fenomeno sismico) più alta.

E’ stato il sindaco di Castelvecchio Subequo, Pietro Salutari, a farsi portavoce del “sentire” della sua popolazione tornando a ribadire come un attraversamento autostradale e, soprattutto un casello, possa essere una possibilità allo sviluppo del suo territorio. Sviluppo che, si teme, possa bloccarsi in Valle del Sagittario che, da progetto, come sottolineato da Gerosolimo, resta esclusa dal collegamento e con essa il cuore turistico del Centro Abruzzo, Scanno. Questa ipotesi, insieme al rischio ambientale, sono le motivazione che hanno portato l’assessore a dichiarare: “Non mi sposterò di un solo millimetro” e con lui il presidente della Provincia e sindaco di Pratola, Antonio De Crescentiis, contrario all’opera. Posizioni che hanno indispettito Salutari e il sindaco di Acciano, Fabio Camilli, il quale ha rafforzato la tesi per cui la Valle Subequana continua ad essere considerata territorio marginale, nonostante il sostegno profuso in diverse battaglie (tribunale, ospedale) della Valle Peligna anche quando il loro interesse li avrebbe portati a guardare più verso L’Aquila. A mitigare gli animi l’intervento del primo cittadino di Raiano, Marco Moca, la cui proposta è stata quella di trovare il modo di non lasciar fuori né la Valle del Sagittario né la Valle Subequana da un’idea si sviluppo inclusiva dell’intero Centro Abruzzo.

Le prossime tappe, quindi, sono lo studio del progetto, un incontro con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e poi a Roma verso il Ministero per un confronto con Delrio. Il tutto, possibilmente, con una posizione unica.

Simona Pace


postato il 11/7/2016 alle ore 21:43

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