Spostare le risorse Fas destinate al pubblico sul privato. E’ quanto ha proposto il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, oggi a Sulmona, per un incontro di partenariato resosi necessario a seguito della rimodulazione del “collettore turistico”.
L’insolita proposta di Lolli, che poi d’altronde è quella che proclamano da tempo le associazioni di categoria, potrebbe, di fatto, moltiplicare a dismisura le risorse investite sulla Valle Peligna.
Basti pensare che i 6 milioni destinati fino ad ora ai privati porteranno un totale di investimenti pari a 60 milioni. Tredici le aziende che hanno risposto e che, con tutta probabilità, non potranno accedere tutte, a meno che. A meno che, appunto, i circa 5 milioni destinati al pubblico vengano dirottati sul privato.
“LA Valle Peligna ha un enorme potenziale, puntiamo in alto” ha esortato il vice presidente, sollecitando i sindaci a prendere una decisione che possa portare effettiva occupazione sul territorio e che eviti di perdere queste risorse. Il rischio che non si rispettino i tempi perdendoli, infatti, è alto, tanto che Lolli ha annunciato l’emanazione di un bando, non finanziato, per stilare una graduatoria a cui saranno destinati quelli non impegnati in tempo dal pubblico.
Mettere da parte il pubblico in favore dei privati: una decisione importante per i sindaci che hanno chiesto un altro incontro a breve. La riunione di oggi doveva essere, principalmente, un momento per capire in cosa i progetti confluenti nel collettore fossero sbagliati e come agire.
Purtroppo il dirigente regionale che si occupa di questa parte dei fondi Fas non si è presentato all’incontro portando la vice presidente della Provincia, Antonella Di Nino, addirittura a parlare di Regione e “altra” Regione, la prima che lavora speditamente e l’altra da cui non si hanno notizie certe.
Sarà pronto entro due mesi, intanto, il bando di 1,7 milioni di euro destinato alle piccole imprese. S.pac
postato il 10/2/2015 alle ore 21:37