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Editoriale
I social network, si sa, sono strumenti di controllo di massa. Un mondo parallelo, simile a quello vero quasi da sembrare reale, dove sconosciuti e amici virtuali parlano tra loro. Io non frequento questo mondo ma le rare volte che ho varcato la porta di Facebook ho trovato soprattutto falsità, "bufale" e livore. Si tanto livore nei confronti di tutto e di tutti. Perché è così che si controlla la massa. Mettendo gli uni contro gli altri, fornendo argomenti, non troppo importanti rispetto ai problemi reali, su cui discettare. Questo insegnano i guru della comunicazione. Nel virtuale mondo degli hastag e dei "mi piace", del consenso senza confronto, dei giudizi e non dei più democratici pareri, tutto è lecito. E non ci si rende più conto che, questo straordinario strumento di controllo di massa, ha fatto distrarre, fin troppo, dalla vita vera facendo perdere di vista ciò che è davvero importante. Questa prima settimana alla direzione di Zac7 è stata intensa e ricca di soddisfazioni, presto torneremo in edicola con il quindicinale per essere ancora più vicini ai lettori. I sorrisi, le strette di mano, gli auguri, le critiche costruttive e i consigli ricevuti in questi giorni mi hanno reso ancor più chiaro il percorso. Dal mio editore ho avuto carta bianca, nel rispetto dei ruoli. Zac7 sarà il giornale del territorio, vicino ai lettori, a tutti i lettori, anche a quelli che non la pensano come noi. Perché l'informazione è un diritto di tutti. Perché è opportuno che si ritorni alla vita reale, a rivolgere attenzione a chi ci è vicino e forse chiede il nostro aiuto, a vivere intensamente ogni momento, senza rimpianti e rancori,senza commiserazione ma con ottimismo. Perché per me "condividere" significa vivere insieme un'emozione, un'esperienza, un percorso, un sorriso. Perché per me "condividere" non potrà mai significare solitudine davanti allo schermo di un pc.
postato il 14/11/2016 alle ore 7:17