di elisa pizzoferrato
PACENTRO. Dal primo ‘street boulder’ ufficiale del 2003 a Milano è stato il successo per una pratica sportiva che ha conquistato sempre più seguaci. Tutti ispirati dal primo ‘arrampicatore urbano’, il francese Alain Robert soprannominato Spider Man che nonostante le rovinose cadute ed i numerosi arresti per uno sport ancora in parte illegale resta il conquistatore delle ‘vette’ cittadine più alte del mondo. E sulle tracce di Robert perché non inserire archi, case e palazzi di antichi borghi medievali tra le mete da scalare? Come Pacentro che il 9 agosto ospiterà la seconda edizione dello street boulder contest, la competizione di arrampicata urbana che consente di visitare uno dei borghi più belli d’Italia praticando un’attività sportiva in cui tutti, grandi e piccoli, possono cimentarsi con l’aiuto di esperti pronti ad insegnare la tecnica che permette di arrivare alla ‘vetta’ senza l’aiuto di corde. «L’idea è quella di avvicinare la gente ad una pratica sportiva sempre più diffusa – spiega Giovanni Vuolo, membro della Pro Loco pacentrana – contribuendo a valorizzare le bellezze della nostra regione che più di altre offre scenari adatti all’arrampicata sia naturale che urbana». Dopo aver chiesto ed ottenuto i necessari permessi da Comune e privati, i giovani componenti della Pro Loco sono pronti ad ospitare i partecipanti alla competizione che lo scorso anno ha visto gareggiare oltre 120 iscritti provenienti anche da fuori regione. «In futuro vorremmo creare un circuito che possa unire Pacentro a Rivisondoli, Celano, Caramanico e Penne, unici Comuni abruzzesi che organizzano questo genere di evento, per una competizione che porti a scoprire le bellezze architettoniche delle cinque località» aggiunge Vuolo a proposito di una disciplina dalla valenza culturale e sociale enorme capace di far scoprire dettagli altrimenti invisibili solo cambiando prospettiva. Senza il timore di essere arrestati come puntualmente accade al grande e un po’ folle Alain Robert, del resto non occorre essere Spider Man per sentire e vivere l’ebbrezza di arrampicarsi sulla facciata di un edificio, di camminare su un arco o salire su un lampione, l’importante è aver voglia di provare un’emozione ‘verticale’.

postato il 26/7/2014