CRONACA

16720Sulmona

Pazienti nel cantiere dello "scatolone giallo". "Subito una sede per il Centro di salute mentale"

Operatori e pazienti, senza avviso, da questa mattina trasferiti nella zona Pip. Gli operatori: "Qui non possiamo stare"

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L'ipotesi di trasferirvi le scuole, dopo la vicenda dell'Itcg, deve aver messo particolare fretta alla Asl che, questa mattina, senza avvisare ufficialmente gli addetti e i pazienti (così sostengono i sindacati di categoria) ha trasferito il Centro di salute mentale e il Centro diurno nella ex sede della Croce Rossa, nella zona Pip.
“Uno scatolone giallo assolutamente inadeguato ad accogliere la tipologia di pazienti e la sicurezza degli operatori – ha detto Massimo Tardio, psichiatra del servizio e rappresentante della Cisal – nel quale siamo stati trasferiti nel giro di 48 ore, senza neanche il trasloco dei mobili e nei fatti con il cantiere ancora aperto. Non so come abbiano potuto avere l'autorizzazione non solo della Regione, ma anche del Cipe visto che quella struttura è stata realizzata con soldi pubblici destinati alla formazione. E' uno spazio inadeguato e non sicuro, non illuminato e non sorvegliato. Dopo i recenti fatti di cronaca a Pescara e Bari, il direttore del servizio ci aveva garantito la vigilanza e sistemazioni adeguate. Il Centro di salute mentale ha bisogno di una sede che non emargini più di quanto lo sono già i pazienti che lo frequentano”.
Per questo i sindacati chiedono l'immediato trasferimento del servizio in altra sede: “La Asl si attivi anche con i privati – continua Tardio – e non aspetti sei mesi prima di muoversi”. Il tempo dei sei mesi, d'altronde, è perentorio: il Comune ha messo nero su bianco che a primavera al massimo la Asl dovrà lasciare i locali che serviranno per accogliere gli studenti delle scuole su cui dovranno essere effettuati lavori di ristrutturazione e messa a norma. Per il trasferimento nella sede dell'ex Croce Rossa, resosi necessario dopo il rapporto dei Nas nel gennaio scorso, la Asl corrisponderà al Comune 3 mila euro al mese, oltre a mille euro per l'implementazione del servizio di trasporto con due corse di bus navetta.
Attualmente i pazienti in cura al Csm sono ben 1200, con i casi di trattamento sanitario obbligatorio che sono raddoppiati rispetto allo scorso anno, passando dai 13 del 2013 agli attuali (e l'anno deve ancora finire) 25. “Non bisogna sottovalutare le patologie psichiatriche – spiega Tardio – che sono in continuo aumento e hanno bisogno di adeguate e attente cure, anche nella scelta della sede”


postato il 23/10/2014 alle ore 17:28

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