Con l’approvazione di ieri in Consiglio comunale, Sulmona si avvia verso la regolarizzazione delle unioni civili. Il regolamento, infatti, è stato accolto con favore dall’assise.
Al dire il vero non proprio da tutti, ma già dall’ultima Commissione in materia qualche consigliere aveva preso le distanze.
Se Di Piero, Ranalli e Pantaleo si sono astenuti, La Civita ha offerto il proprio voto contrario alla causa “non proprio così importante e una perdita di tempo” secondo la sua opinione. Diverse sono state le considerazioni poste dagli altri consiglieri tra i quali Di Piero che, pur seguendo la scia dell’ultimo sinodo dei vescovi in cui c’è stata una certa apertura all’omosessualità, ha sottolineato che “Non si deve perdere di vista l’importanza del nucleo familiare e dell’istituzione del matrimonio”.
Ma, fortunatamente, famiglia è dove c’è unione affettiva e Sulmona si appresta quindi ad avere un regolamento, di fatto, attinente ai cambiamenti sociali in atto.
Il regolamento che, lo si sottolinea, non ha lo stesso valore di un matrimonio civile, è un mezzo per affermare il valore delle coppie di fatto, omo ed eterosessuali, fornendo riconoscimenti tali da ovviare ai disagi che spesso tali unioni possono incontrare nella vita di tutti i giorni.
Un notevole passo avanti per Sulmona, prima in Centro Abruzzo. Ancora fortemente in ritardo l’Italia rispetto alle scelte di altri paesi europei, ma, tuttavia, un primo passo verso il riconoscimento della semplice libertà di “essere”.
Il regolamento, redatto da un team di giovani avvocati che hanno risposto all’appello del consigliere Sbic Lucci, avrà eseguibilità entro 180 giorni dalla sua ammissione. s.pac

postato il 29/10/2014 alle ore 15:50