CRONACA

16573Sulmona

Centrale Snam, Orsa Pro Natura contesta la scelta di Case Pente

L'associazione: "La zona di forte prestigio archeologico e naturalistico"

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La zona “Casa Pente” a forte valenza naturalistica ed archeologica. A ricordarlo è l’associazione “Orsa Pro Natura Peligna” che contesta la sua scelta come sito della centrale Snam la cui autorizzazione verrà discussa nella Conferenza dei Servizi prevista il prossimo 8 ottobre presso il Ministero dello Sviluppo.
Dal parere del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, “la località è interessata dalla presenza di strutture, reperti e stratificazioni di interesse archeologico in quanto lungo la strada sono ancora presenti sepolture di epoca italica e romana; nella zona fu rinvenuta la nota iscrizione detta “dei callitani” (EE. VII, 139) che attesta la percorrenza tratturale fin dal I sec. a.C.; la chiesetta rupestre di S. Angelo in Vetulis del sec.VIII; la forte disseminazione dei frammenti fittili e ceramici; la presenza di un insediamento italico-romano; il ritrovamento del sarcofago di età romana contenente le spoglie di Numisina. “La tutela di tale contesto storico- scrive la presidente dell’associazione, Maria Clotilde Iavarone- imporrebbe la non alterabilità dello stato di fatto poiché con l’installazione dell’opera contestata ne sarebbe sicuramente messa in pericolo l’integrità e soprattutto danneggiata la prospettiva, la luce, per non parlare delle gravissime alterazioni delle condizioni di ambiente e di decoro e ciò in aperto contrasto con la normativa vigente”.
Sul fronte dell’importanza naturalistica, la zona di Case Pente metterebbe a rischio “la continuità ambientale- continua Iavarone- e la preziosa funzione dei corridoi ecologici, con danni irreversibili a flora e fauna, letteralmente violando territori di grande pregio naturalistico inseriti, proprio per tali requisiti, nella lista dei Siti d’Importanza Comunitaria, nonché pregiudicando numerose Zone di Protezione Speciale istituite ai sensi della direttiva 79/409/CEE e quindi ricomprese nella rete Natura 2000”
“Per quel che attiene ai progetti sottoposti alla procedura di VIA- spiega ancora la presidente dell’associazione-, in base al disposto dell’art. 6 comma 4 del D.P.R. n 357/1997 e succ.mod., attuativo della direttiva Habitat, la valutazione d’incidenza è ricompresa in tale procedura, ma deve comprendere un particolare studio relativo agli effetti diretti ed indiretti del progetto medesimo sugli habitat e sulle specie per i quali i SIC e le ZPS sono stati individuati , studio che, ad oggi, appare del tutto assente nel SIA presentato dalla Snam s.p.a”.
Red


postato il 29/9/2014 alle ore 15:05

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