Sono stati rinviati a giudizio Fabrizio D'Ambrogio e Angelo Vallera, rispettivamente di 52 e 63 anni, entrambi di Raiano, accusati rispettivamente di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da taglio.

I due, nel gennaio 2011, erano stati fermati dai carabinieri i quali avevano ritrovato nell’auto in cui viaggiavano una paletta d'ordinanza, particolare che destò i sospetti dei militari che, perquisendoli, hanno scoperto qualche grammo di cocaina che D’Ambrogio custodiva indosso e due coltelli per offesa personale in possesso di Vallera.
Ma è stato durante le perquisizioni domiciliari che i carabinieri hanno ritrovato in casa del primo un bilancino di precisione e droga da taglio, mentre in quella del secondo un'ascia da lancio, due coltelli a scatto, quattro coltelli a serramanico, sei pugnali da lancio e non e sedici proiettili calibro 9 a salve, detenuti senza averne fatto denuncia.
I due vennero prosciolti due anni fa, durante l’udienza preliminare, per insussistenza di reato dal giudice Ciro Marsella che aveva sposato la tesi della difesa per cui la droga era ad uso personale, mentre l’arsenale era solo roba da collezione.

Decisione a cui la procura si è appellata ricorrendo alla Cassazione che ha sostenuto, al contrario, la tesi dell’accusa rispedendo la decisione al tribunale di Sulmona.
Ieri è stata la volta del Gup, Paola Petti, che ha rinviato gli imputati a giudizio nel processo che inizierà il prossimo 18 giugno.
Red

postato il 23/1/2015 alle ore 14:46