CRONACA

16139Sulmona

Incendio Adria, la vicina Olga srl: "Noi non siamo coinvolti"

L'azienda confinante si riserva la possibilità di chiedere danni. I malumori coinvolgono anche le altre aziende vicine, i coltivatori e la popolazione che si è attivata con vari commenti sui social network

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La Olga srl non ha nulla a che vedere con l’incendio che si è verificato nel primo pomeriggio di oggi all’interno della Nuova Adria. A precisarlo è Corrado Viganò, direttore dello stabilimento “che- scrive in una nota- si riserva, all’esito di scrupoloso e attento controllo, di valutare tutti i danni patiti e patiendi scaturenti tutti dall’incendio che, intuibilmente ha provocato già ingenti danni economici alla Olga srl, oltre che di immagine e danni al territorio”.
Questo perché, alla luce del primo incendio, “si sono susseguite voci e dichiarazioni che hanno creato una sorta di confusione tanto da prospettare coinvolgimenti della Olga srl in detti fatti- continua- La Olga srl è un’azienda che opera nel settore del riciclaggio di materiale termoplastico con scrupolosa attenzione nei riguardi dell’ambiente e nel rispetto delle norme vigenti, tanto da diventare un player leader a livello nazionale”.
Quello della Olga, però, non è l’unico caso di aziende, vicine allo stabilimento dell’Adria, che hanno lamentato danni. Infatti nel corso dei due incendi, nel giro di soli cinque giorni, molte di loro hanno dovuto chiudere i battenti, a causa della fitta nube di fumo, provocando danni economici ingenti.
Nube che sta destando forti preoccupazioni per le coltivazioni circostanti, e non solo, visto il carico di diossina che si è portato dietro.
Gli incendi Adria, inoltre, hanno innescato una serie di commenti di rabbia e preoccupazione, per la salute, anche fra la popolazione che in queste ore si è attivata sul web, tramite social network, nel chiedere chiarezza sull’accaduto.
Red


postato il 22/7/2014 alle ore 19:15

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