CRONACA

16744Cocullo

"AbruzzoèAppennino" continua con la sua "rete"

Presentato progetto e sito web dei comuni parte del progetto che vuole valorizzare la montagna in tutte le sue risorse

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Creare una rete di idee, progetti, istituzioni e persone, singole o associate, per valorizzare il patrimonio di risorse economiche e culturali dei paesi dell'Abruzzo interno, per farle conoscere e valorizzarle. E' stato questo, in sintesi, l'obiettivo, centrato, della due giorni tenutasi a Cocullo.
La rete di comuni del progetto "AbruzzoèAppennino" (Cocullo, Fontecchio, Scontrone, Pettorano, Vittorito, Raiano e Morino) ha presentato il progetto ed il sito web che ne contiene i motivi.
Presente al convegno l'assessore regionale alle aree protette, Donato Di Matteo, che ha annunciato tre obiettivi nei quali il progetto "AbruzzoèAppennino" si inserisce: una vera legge sulla montagna, che prenda atto dei problemi di vita e di economia del tetrritorio e venga incontro alle esigenze della popolazione; una legge regionale, in via di elaborazione da parte di un gruppo di lavoro specifico, sulle tradizioni locali e la cultura popolare; un più stretto rapporto con le comunità dell'emigrazione.
Cocullo, capofila del progetto, ha compiuto un ulteriore passo avanti sulla strada del riconoscimento del Rito dei serpari e della Festa di San Domenico come patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco.
L'obiettivo è quello dell'inserimento, sostenuto da autorevoli personalità del Board Unesco, come l'antropologo brasiliano Antonio Arantes, da subito, nella lista di "salvaguardia urgente", vista l'ipoteca che lo spopolamento potrebbe fa pesare sul futuro del patrimonio rappresentato dal rito cocullese
. Su questo c'è l'impegno di un gruppo di antropologi di tutta Italia, guidato da Valentina Zingari ed il consenso della comunità locale.
A conclusione della due giorni, inoltre, è stato redatto il testo di un "protocollo di intesa" da sottoporre all'attenzione ed alla firma, da qui al rito dei Serpari 2015 (sei mesi) a personalità della cultura, istituzioni, associazioni, operatori economici di tutto l'Abruzzo e di tutta l'Italia. In occasione del rito 2015, inoltre, Cocullo realizzerà una forma di "gemellaggio" con matera capitale della cultura 2015.
Infine, nella giornata di domenica, l'amministrazione comunale cocullese ha conferito all'antropologo Emiliano Giancristofaro, allievo di Alfonso di Nola e precursore del percorso oggi intrapreso dalla realtà cocullese, la cittadinanza onoraria del centro peligno. Padrino dell'iniziativa l'assessore regionale Camillo D'Alessandro, ex allievo del professore al liceo scientifico di Lanciano ed il presidente regionale dell'Unpli.
Red


postato il 27/10/2014 alle ore 22:18

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