CRONACA

16711Sulmona

Itcg, studenti in piazza. Il sindaco: "È stato un blitz"

In corteo gli studenti "esuli" a Pratola. Ranalli furioso: "La Provincia ci aveva detto che la scuola era agibile". I pratola i si sentono offesi

Documento senza titolo

Da una scuola appena chiusa ad un già chiusa, da via Virgilia D'Andrea a piazza XX settembre, dall'Itcg De Nino-Morandi al liceo classico Ovidio: la storia si ripete a Sulmona e non è di quelle da inserire nel programma scolastico. Gli studenti sono scesi in piazza questa mattina per protestare per il trasferimento di ragioneria e geometri nella sede dell'Itis di Pratola e, soprattutto, per mostrare tutta la loro indignazione per l'ennesima storia all'italiana. Lavori fantasma, truffe, omissioni.
Tra i più furiosi il sindaco Giuseppe Ranalli che ha aspettato il corteo degli studenti in piazza XX settembre. "A marzo scorso una relazione della Provincia - spiega il sindaco carte alla mano - ci assicurava su specifica richiesta che l'edificio era agibile. Se allora ci avessero detto che c'erano problemi avremmo trovato una soluzione idonea per evitare disagi e il trasferimento della scuola a Pratola. Così non è stato e ieri in prefettura mi sono trovato davanti un muro di gomma, costituito dal preside e dal presidente Del Corvo, che avevano già deciso le sorti della scuola e degli studenti. È stato un blitz di cui qualcuno dovrà rendere conto".
Arrabbiati anche i semplici cittadini per uno "scippo" che priva la città di una costola importante dell'offerta formativa e che non credono neanche un po' all'annuncio di un servizio navetta gratuito. "Fino a quando - urla qualcuno - se la prospettiva è quella dell'attuale servizio c'è poco da crederci ".
"Il trasferimento degli studenti sta sollevando inutili polemiche che stanno sfociando in un campanilismo sterile, mortificando la comunità Pratolana e l'unità del territorio - ribatte la lista di opposizione Pratola Innnanzitutto, Pratola Soprattutto - La presa di posizione del sindaco di Sulmona, condivisa anche dal sindaco di Pratola ci lascia attoniti! Il fatto dimostra che evidentemente l'unità del territorio viene meno quando le scelte penalizzano altri!. Siamo fortemente convinti che l'intero territorio debba confrontarsi e condividere le scelte amministrative migliori per tutti, ma da Pratolani non siamo più disposti a subire pregiudizi o azioni atte a sminuire la nostra collettività"


postato il 21/10/2014 alle ore 12:00

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Commenti
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Postato da alonam alle 12:39 di martedì 21 Ottobre 2014
come cittadina di questa città ,ma soprattutto come madre sono esausta di assistere per l'ennesima volta a scandali di questo genere.Non è giusto che a pagare le conseguenze di un'Italia corrotta siano sempre gli innocenti.Chi pagherà per i disagi arrecati agli studenti,ai genitori e ai docenti?



Postato da coesa alle 13:02 di martedì 21 Ottobre 2014
se per una volta vincesse la coesione territoriale saremmo piu ricchi tutti.Comunque se la decisione fosse permanente non ci vedo nulla di male e lo dico da pendolare.




 

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