Un punto di eccellenza ospedaliero per la cura dell’obesità nel centro-sud Italia. Oltre 400 i pazienti che si sono curati nel Santissima Annunziata di Sulmona dei quali 320 provenienti da regioni circostanti come Lazio, Campania, Calabria e Puglia, trasformando così Sulmona in un crocevia e contribuendo sostanziosamente alla mobilità attiva. Un successo raggiunto in soli quattro anni dovuto essenzialmente a qualificati specialisti come il dottor Paolo De Meis, coadiuvato dai colleghi Edoardo Leombruni e Armando Capanna, e da un team che coinvolge più discipline del presidio ospedaliero, il cui personale ha dovuto seguire una specifica formazione, in centri di formazione doc a livello nazionale, come Pisa.
I pazienti, con un sovrappeso che ha toccato in casi estremi fino ai 220 chili, nel giro di poco tempo dopo l’operazione, sono tornate a una vita normale grazie alla chirurgia bariatrica praticata nell’ospedale. Interventi anti-obesità eseguiti alla perfezione e senza un solo errore per pazienti ad alto rischio di infarto, ictus cerebrale, cecità e amputazione d’arto. In questi casi parte l’intensa collaborazione tra diversi reparti durante tutto il ricovero del paziente.
Nata nel 2010, la chirurgia bariatrica è andata crescendo: da 50 operazioni nel primo anno fino al tetto massimo dello scorso anno di 150 interventi. Una parabola ascendente compiuta senza sbagliare un colpo, certificata da un indice di mortalità zero e con conseguenze minime visto l’utilizzo della tecnica laparoscopica che permette l’intervento tramite piccoli fori evitando, così, operazioni più invasive.
Dei 400 pazienti, 280 sono state donne, cioè il 70 per cento del totale, questo a causa di diversi fattori e cause ormonali; l’età media, invece, è di 40 anni.
Red

postato il 15/4/2014 alle ore 14:15