CULTURA

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Attesa per la nona edizione del Premio Croce

Narrativa, saggistica e giornalismo ed il "Premio alla memoria" alla scienziata Margherita Hack.

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Si svolgerà il prossimo fine settimana la nona edizione del Premio nazionale di cultura “Benedetto Croce” a Pescasseroli.
I vincitori di quest’anno sono: per la narrativa Chiara Frugoni, con il romanzo “Perfino le stelle devono separarsi”, edito dalla casa editrice Feltrinelli, un’opera nella quale l’autrice torna alle proprie origini, alla magia dell'infanzia sospesa in una dimensione atemporale del sogno, dentro una civiltà apparentemente remota, la cui luce torna a risplendere con la forza della rivelazione, in un viaggio nella memoria alla ricerca di se stessi; per la saggistica, il vincitore è il volume “I corrotti e gli inetti: conversazioni su Machiavelli” edito Bompiani, scritto a quattro mani da Antonio Gnoli e dal professor Gennaro Sasso, un giornalista e uno storico della filosofia che si confrontano sull'attualità del pensiero di Machiavelli; per il giornalismo letterario i vincitori sono Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, due nomi alla ribalta del giornalismo d’inchiesta italiano, con il libro “Se muore il Sud”, fotografia di una certa classe politica del Sud, ingorda e inconcludente, che sta traghettando il Mezzogiorno verso la rovina.
Il “Premio alla memoria” di quest’anno, invece, è intitolato a Margherita Hack, a cui verrà dedicato il simposio pomeridiano che si terrà venerdi 1 agosto nella Sala Convegni del Parco a Pescasseroli. Per l’occasione saranno presenti il Professor Roberto Buonanno direttore dell’Osservatorio Astronomico “Collurania” di Teramo, il Professor Stefano Borgani Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Trieste, il Professor Remo Ruffini Presidente dell’International Center for Relativistic Astrophysics (PE) e il Professor Gian Gabriele Ori del Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università di Chieti.
Quest’anno, per la prima volta, i premiati e la giuria si recheranno la domenica 3 agosto nel paese d’origine della famiglia paterna di Benedetto Croce, Montenerodomo in provincia di Chieti: un piccolo centro di montagna al cospetto della Maiella, sul quale il filosofo scrisse famose pagine di riflessione storica e sociale sulla borghesia e gli intellettuali del Sud. Il paese è rinato dopo la distruzione totale (che ha raso al suolo anche il palazzo Croce) ad opera dei nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Red


postato il 29/7/2014 alle ore 21:43

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