CRONACA

16715Sulmona

Dodici mesi per tornare all'Itcg

Del Corvo annuncia procedimenti celeri per il rientro grazie allo Sblocca Italia. Di Paolo: "Nella scelta dell'Itis non c'è alcuna dietrologia". I ragazzi salutano il presidente con una breve protesta

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Dodici mesi dall’ok del capo dell’Ufficio speciale per il sisma. E’ questo il tempo necessario a far tornare ragionieri e geometri all’interno della struttura del De Nino-Morandi.
A farlo presente è stato il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, nella conferenza che questa mattina si è tenuta presso il liceo Fermi alla presenza della sua vice, Antonella Di Nino, e del preside, Massimo Di Paolo.
Un periodo molto ristretto possibile, secondo Del Corvo, grazie al decreto “Sblocca Italia” che nell’articolo 9 accelera i tempi per l’edilizia scolastica. Quello che si dovrà fare, infatti, è un nuovo bando di gara principalmente per il blocco 2 dell’istituto, quello, cioè, dove erano condensati gli studenti fino allo scorso venerdì, quando ne è stata deliberata la chiusura. Ma di tutta questa celerità non si è proprio convinti ed i ragazzi, che non hanno risparmiato critiche (anche con una breve manifestazione conclusiva) all’operato del presidente e a chi avrebbe dovuto vigilare sui lavori, hanno chiesto di essere costantemente aggiornati sull’evolversi della situazione.
Ad aprire l’incontro è stato lo “sfogo” del preside Di Paolo tornato a ribadire come la decisione del trasferimento all’Itis sia stata esente da qualsiasi dietrologia: “Fino all’incontro che si è svolto lunedì in prefettura non avevo sentito nessuno- ha sottolineato facendo riferimento alle voci che lo volevano d’accordo con il presidente della Provincia-. Ho fatto ciò che mi impone lo stato per il ruolo che rivesto- ha continuato- riducendo al minimo il disagio e tutelando il diritto allo studio che significa anche avere locali adatti all’indirizzo di studi scelto”. Di Paolo, infatti, ha evidenziato come le alternative proposte dall’amministrazione comunale non sia adeguate ad accogliere laboratori provocando, inoltre, lo smembramento delle classi. “Si è esaminato tutto- ha proseguito-. L’unica cosa che chiedo è che non accada la stessa cosa che è successa per il liceo Ovidio”.
In questo senso sembra ottimista Del Corvo il quale chiederà un incontro al prefetto alla presenza anche di Esposito e del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, così da iniziare a far quadro sulle tempistiche: “Bisogna rifare il progetto- ha spiegato- tenendo conto della relazione della Procura”.
Intanto ieri sono stati conclusi gli accordi con l’Arpa. A disposizione ci saranno cinque navette che partiranno da un capolinea (da individuare) e che accompagneranno direttamente all’Itis i ragazzi già da lunedì, giorno previsto per il ritorno tra i banchi. Le navette saranno gratuite per le famiglie e tutte le coincidenze provenienti dai paesi circostanti coordinate.
La questione del Di Nino-Morandi, tuttavia, si porta dietro uno strascico di polemiche che hanno coinvolto un po’ tutti sul territorio relative, soprattutto, alla sua mancanza di coesione alla vigilia, paradossalmente, di un Consiglio comunale (28 ottobre a Palazzo San Francesco) in cui tra i punti all’ordine del giorno c’è proprio l’istituzione di un tavolo che favorisca proprio tale unitarietà. S.pac


postato il 22/10/2014 alle ore 14:46

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Commenti
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Postato da coesa alle 17:40 di mercoledì 22 Ottobre 2014
INquesta occasione si deve ragionare in termine di coesione territoriale proprio come sta facendo il preside Di Paolo.



Postato da teodoro alle 9:35 di venerdì 24 Ottobre 2014
Quante storie, per una decisione che NON POTEVA ESSERE DIVERSA! Si fa un gran parlare di soluzione adottata per spegnere i presunti bollori vendicativi del dirigente scolastico. Va detto che il dott. Di Paolo, nonostante pecchi un "pochino" in autoreferenzialità, ha operato la scelta MIGLIORE. E poi, basta con questa misera dietrologia: qualcuno, preso da autentico delirio, afferma che la decisione di trasferire il CIM nei locali ex Croce Rossa sarebbe stata adottata nel giro di poche ore, proprio per impedire il trasferimento degli studenti negli stessi locali. Niente di più falso: io, che sono un semplice cittadino, ero al corrente della cosa già da almeno due settimane!!!Pensiamo al bene dei ragazzi e non alle nostre misere beghe di campanile. Agli studenti auguro un sereno anno scolastico.




 

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