CRONACA

16567Abruzzo

Decreto Sblocca Italia, No Triv: "La Regione deve ricorrere alla Corte Costituzionale"

I fondamenti per farlo ci sono. A rischio oltre 10 mila chilometri quadrati di territorio. La Valle Peligna a rischio per il progetto Snam

Documento senza titolo

Ricorrere alla Corte Costituzionale per bloccare il decreto Sblocca-Italia prima che diventi legge. E’ quanto deve fare, secondo il Coordinamento regionale NoTriv, la Regione Abruzzo per evitare che il territorio sia sottoposto ad uno sfruttamento incontrollato.
Questione che interessa anche il progetto Snam che dovrebbe attraversare il Parco Mejella con centrale di compressione a Sulmona per il quale la Conferenza dei servizi è stata riconvocata per l'8 ottobre lasciando pochissimo tempo al tavolo tecnico di valutare strade alternative.
“Del territorio abruzzese- si legge nella nota dei NoTriv- oltre 4.200 kmq sono interessati da istanze di permessi di ricerca; quasi 36 kmq da richieste di estrazione di idrocarburi; oltre 1.000 kmq da istanze di concessione di stoccaggio, per complessivi 10.763 kmq. In realtà il conto potrebbe essere più salato: le compagnie che oggi detengono un titolo per la sola ricerca su terra ferma potrebbero richiedere la concessione del titolo unico previsto nello Sblocca-Italia, con tutte le ricadute del caso. E in mare?- continuano dal Coordinamento- Sono in dirittura d’arrivo Ombrina Mare 2, Elsa 2, Rospo Mare 2 (procedimenti in corso per la coltivazione). Senza contare le numerose altre istanze di ricerca pronte per essere trasformate in altrettanti permessi di estrazione. E poi il TAP, il grande "tubo" con annessa centrale di compressione gas a Sulmona”. Insomma il decreto se convertito in legge potrebbe aprire scenari preoccupanti per quella che viene definita la “regione verde d’Europa”.
Secondo i NoTriv i fondamenti per rivolgersi alla Corte costituzionale ci sono: un “titolo concessorio unico” in luogo di due titoli distinti: il permesso di ricerca si configura come un limite al godimento della proprietà, mentre la concessione è costitutiva di nuove capacità, poteri e diritti; l’estromissione degli Enti locali dal procedimento amministrativo che porta al rilascio del “titolo concessorio unico”: il Decreto Sblocca Italia non fa più menzione degli Enti locali e questo è soggetto a giudizio di legittimità; l’intesa della Regione viene considerata dal decreto come un atto interno al procedimento amministrativo invece di un atto “politico”.
“Certo è che se la Regione vuole percorrere la strada del trucchetto esprimerà il suo parere in conferenza di servizi e automaticamente l'atto sarà imputato alla conferenza e non alla Regione. Ma questo sarebbe un atto di alto tradimento che non potrà passare impunito” concludono.
Red


postato il 28/9/2014 alle ore 22:05

Share
Commenti
Non sei autenticato. Se vuoi fare un commento devi fare il Login



 

Ci sono 19483 articoli in questa categoria. Leggi gli altri prossimo 454 letture