CRONACA

16695Sulmona

De Nino, Del Corvo firma l'ordinanza di chiusura della scuola

L'ala dove sono gli studenti è stata indebolita dai lavori svolti sui blocchi 1 e 3. Lunedì incontro dal Prefetto per valutare altre sedi per le lezioni, probabile la scelta dell'Itis

Documento senza titolo

Il presidente della Provincia Antonio Del Corvo ha emanato un’ordinanza di chiusura dell’Itcg A. De Nino, a seguito della perizia notificata questa mattina dagli uomini delle fiamme gialle del Comando provinciale.
Nella relazione, infatti, si fa riferimento all’indebolimento dell’ala (quella dei geometri) dovuta all'adeguamento sismico del blocco 1 e 3, sottoposti a sequestro questa mattina. Blocco in cui gli studenti stavano seguendo le lezioni.
Per questo domani la scuola resterà chiusa in attesa dell’incontro di lunedì in Prefettura.
Tra le soluzioni ipotizzate c’è quella del trasferimento presso l’Itis di Pratola dove, con tutta probabilità, i ragazzi saranno trasferiti già da martedì prossimo.
Dopo la messa in sicurezza, paradossalmente, la scuola chiude per mancanza di sicurezza.
"Ci costituiremo parte civile nei confronti di coloro che hanno mal operato nella messa in sicurezza della scuola- dichiara Del Corvo-. Le irregolarità dell'impresa in un intervento di tale rilevanza hanno causato disagi troppo ingenti agli studenti, rallentando in maniera determinante la conclusione dell'opera. Del resto, l'Amministrazione provinciale, gia' due anni fa aveva risolto il contratto con l'impresa, sospendendo l'erogazione dei pagamenti. L'arrivo della perizia commissionata dalla Procura conferma quanto sospettato e sostenuto nella rescissione del contratto; rescissione, tra l'altro, impugnata dall'imprenditore disonesto - continua il presidente - con richiesta di risarcimento danni di dieci milioni di euro. La perizia permetterà agli uffici della Provincia di elaborare la variante per l'avvio dei lavori che restituiranno l'istituto scolastico De Nino-Morandi agli studenti, secondo le norme di sicurezza sismica".
L'indagine della finanza vede indagate sette persone.
Red


postato il 17/10/2014 alle ore 14:58

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Commenti
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Postato da sulmo alle 17:53 di venerdì 17 Ottobre 2014
DEL CORVO SE PENSI DI RISOLVERE COì FACILMENTE LA COSA TI SBAGLI..1) PUOI COSTIUIRTI PARTE CIVILE QUANTO VUOI TANTO E' SOLO UNO SPRECO DI DENARO IN QUANTO LA DITTA O LE DITTE DICHIARERANNO FALLIMENTO 2) SE LA COSA ERA GIà PRESENTE 2 ANNI FA PER QUALE MINCHIA DI MOTIVO AVTE CONTINUATO A GESTIRE IN QUESTO MODO LA VICENDA? PER LA GDF NEI CONFRONTI DELLA PRESIDENZA E DEGLI ASSESSORI PROVINCIALI NN SI FA NULLA? 3) CHE DARA' I SOLDI AI GENITORI DEGLI ALUNNI CHE DOVRANNO SOBBARCARSI LE SPESE PER ANDARE A PRATOLA???? CHE PAESE DI MERDA..L'ITALIA!



Postato da tigre alle 8:15 di sabato 18 Ottobre 2014
Con quale mezzo gli studenti andranno a Pratola? Con l' Arpa??? I mezzi sono già saturi dagli alunni dell' Itis e, ora agrario, come prevedono di inserire anche altri ragazzi????



Postato da a.pizzola alle 22:41 di domenica 19 Ottobre 2014
Ci sono nell'edilizia tre figure definite nella norma e nella prassi alle quali attribuire onori e responsabilità' per quanto eseguito: la Committenza, la Direzione Lavori e la Ditta esecutrice. Chi dispone, chi controlla, chi esegue, tutti responsabili per la propria funzione. Ma la norma barocca, figlia della Burocrazia, ha nel tempo parcellizzato tali responsabilità' moltiplicando gli attori del processo edilizio, permesso il proliferare di rimandi a terzi che a loro volta rimandano fino ad annullare ogni colpa anche grave in un girotondo di escamotage che non colpiscono alcuno. Non doveva essere la GdF a rilevare difetti gravi in quell'opera pubblica: che sia accaduto indica che chi doveva fare il proprio dovere non l'ha fatto. Ci auguriamo tutti sia un terribile malinteso, un umano errore di incompetenza, perché' se il vizio nascondesse il dolo dovremmo perseguire i responsabili fino a buttare la chiave della cella in cui rinchiuderli. Non ci sarebbe possibilità' di avvitamento di rimandi: le responsabilità' sarebbero da attribuire esclusivamente a chi le ha e dovrebbe pagarne il danno, la Committenza, la Direzione Lavori e la Ditta Esecutrice, proporzionalmente alle proprie funzioni



Postato da ILPRATOLANO alle 8:46 di lunedì 20 Ottobre 2014
Ma la Di Nino sulla De Nino non dice nulla? Tace? O favella solo quando deve sproloquiare sui fatti dell'altra parte? Non difende più il territorio? Mah!!!




 

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