POLITICA

16865Popoli

Il sindaco a mezzo stipendio

Da gennaio Concezio Galli devolverà metà del suo compenso al fondo sociale voucher per i lavoratori occasionali

di luigi tauro
POPOLI. Sono in molti a prometterlo prima delle elezioni, ma in pochissimi a mantenerlo. Il sindaco di Popoli, Concezio Galli, ha autorizzato la ragioneria a trattenere metà della sua indennità mensile per alimentare il fondo dei lavoratori occasionali con i buoni voucher. «In questo ultimo periodo – dichiara Galli – con sempre maggiore frequenza mi arrivano richieste di aiuto per far fronte all’emergenza abitativa, di lavoro e di disagio estremo da parte di persone in possesso dei requisiti previsti dalla legge 328 sull’assistenza sociale. La giunta comunale – prosegue il sindaco – ha già disciplinato le attività di supporto in regime temporale e continuativo di pronto intervento sociale attraverso l’attivazione di un servizio di erogazione di buoni lavoro, ma la limitata disponibilità del fondo non ha permesso di rispettare il programma, per cui sento il dovere, in un momento di grave crisi e di tasse che si susseguono, di mettere in campo tutte quelle azioni capaci di offrire un aiuto concreto verso chi vive situazioni di grave disagio sociale». Mentre il suo dovere verso il disagio sociale si concretizzerà dal 1° gennaio 2015, quello verso il disagio culturale, ovvero per evitare la sospensione dell’università della Terza età, ubicata nell’edificio scolastico interessato all’inizio dei lavori di ricostruzione e consolidamento sismico, nella ricorrenza del 25esimo anno accademico, è già realtà. Sarà modificata la modalità ed il calendario dei lavori, lasciando per quest’anno agibile l’aula delle lezioni e così facendo anche la felicità del coordinatore Giuseppe Martocchia, che all’inaugurazione dell’anno accademico il 6 novembre, oltre a ringraziare calorosamente il sindaco, rivolto verso gli oltre cento studenti, ha evidenziato: «I nostri giovedì fino al mese di maggio, potranno continuare ad essere un’occasione irripetibile di crescita culturale e arricchimento spirituale e sociale, poiché i nostri anziani non sono disposti a rinunciare al piacere della conoscenza e della maturazione intellettuale».


postato il 15/11/2014

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