CRONACA

16310Sulmona

Uno scempio "cucito" su palazzo Pretorio

La giunta approva il progetto di "Venti tra noi" di piantare ago e filo d'acciaio su palazzo Pretorio. La sovrintendenza non ne sa nulla

Documento senza titolo

“L'opera vuole lanciare un messaggio e l'auspicio che si ricuci la solidarietà sociale della collettività sulmonese”: non si è preoccupata neanche di correggere la grammatica, figuriamoci di entrare nel merito del valore culturale e architettonico, la delibera con cui la giunta comunale ha recepito e approvato la proposta choc dell'associazione culturale “Venti tra noi”: piantare un ago e un filo di acciaio inossidabile di oltre due metri nel cantonale sud di palazzo Pretorio (nella foto il fotomontaggio della sua realizzazione).
L'opera, se così si vuol chiamare, era stata proposta già nel settembre del 2012 e, per fortuna, rimasta finora nei cassetti di palazzo San Francesco. Si tratta di una installazione definitiva, fatta a spese dell'associazione, che bucherà la pietra dello storico edificio situato di fronte alla Fontana del Vecchio e all'acquedotto medievale, per piantarvi un ago e filo d'acciaio con quattro mandate sull'angolo del palazzo.
L'obiettivo dell'opera d'arte, non firmata da un artista, è quello di “rafforzare il legame tra i cittadini e consolidare il rapporto tra Sulmona e i paesi del circondario. Più in generale – si legge nella scheda – l'opera intende lanciare una sollecitazione a costruire un progetto di rilancio del tessuto economico e culturale della città”.
”Piccolo” e non irrilevante particolare: dell'intervento nulla sa la sovrintendenza a cui pure, prima della delibera, il Comune avrebbe dovuto chiedere un parere


postato il 20/8/2014 alle ore 9:35

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Commenti
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Postato da elzeviro alle 10:11 di mercoledì 20 Agosto 2014
mi ricorda la catena del cesso che sta al tribunale



Postato da saverio alle 13:15 di mercoledì 20 Agosto 2014
"consolidare il rapporto tra Sulmona e i paesi del circondario" A leggere le quotidiane cronache sul fare ( meglio sarebbe NON fare ) dell'attuale amministrazione circa il "cucire" rapporti di buon vicinato e, soprattutto, di buona amministrazione con i paesi limitrofi mai messaggio fu fuori luogo e fuori contesto oltre che obiettivo di lor signori di palazzo san Francesco. Mentre è, nella ferita inferta al vecchio muro, perfettamente in linea con la definizione di "città d'arte"........ De gustibus et coloribus non est disputandum.




 

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