Il Pronto Soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata è stato chiuso oggi in via precauzionale per la presenza di un giovane che presentava sintomi riconducibili, non con assoluta certezza, all'Ebola.
Il giovane, residente ad Introdacqua, era stato in Sudan da dove era tornato prima di Natale: la febbre e il forte mal di pancia lo avevano portato già a farsi controllare in un ospedale romano, da dove era stato però dimesso. Oggi i sintomi si sono acuiti e la famiglia ha deciso di chiamare il 118. Trasferito al Pronto Soccorso di Sulmona, quindi, i medici hanno deciso di applicare il protocollo di sicurezza previsto per l'Ebola: mascherine e tute protettive, isolamento e trasferimento immediato nel reparto di malattie infettive del San Salvatore dell'Aquila, dove attualmente il giovane si trova ricoverato e sotto osservazione.
“Riteniamo difficile possa trattarsi di Ebola – ha spiega il manager della Asl, Giancarlo Silveri – perché il Sudan non è un Paese dove la malattia è diffusa e perché la febbre registrata nel paziente è troppo bassa, rispetto alla soglia di protocollo. Tuttavia è meglio essere attenti e prevenire, anche perché potrebbe trattarsi di un'altra malattia infettiva”

postato il 5/1/2015 alle ore 20:25