INCHIESTA

16972Sulmona

La transazione “Incoronata”

Sospesa la causa di rilascio per gli impianti sportivi, il Comune propone un accordo a Pasquale Sito

SULMONA. La causa resta sospesa, perché, come da tattiche legali, sul tavolo del giudice qualche settimana fa è arrivata la richiesta di rinvio per “transazione in atto”. Come se finora non ci fosse stato abbastanza tempo per mettersi d’accordo. Tant’è il Comune di Sulmona e l’ex custode dell’Incoronata, Pasquale Sito, sembrano prossimi alle “nozze”. L’atto è ora al vaglio dei Revisori dei Conti che, ci si augura, facciano un lavoro attento e accurato. Perché i termini dell’accordo per la restituzione della palestra Serafini (da settembre dello scorso anno inaccessibile alla collettività) e per il futuro dei locali annessi (un ristorante da 500 metri quadrati, un appartamento e magazzini vari), sembra a lume di naso un po’ penalizzante per il Comune. Per usare un eufemismo. La transazione prevede infatti la restituzione della palestra alla collettività (che Sito tiene sotto chiave senza averne alcun titolo, come se fosse roba sua), il rinnovo della locazione degli immobili pubblici per altri 12 mesi (in attesa della gara e con la possibilità di rinnovo) al prezzo di 1.230 euro al mese (1.080 per il ristorante e 150 per l’appartamento) e un maxi sconto sul debito pregresso (che in teoria dovrebbe aggirarsi sui 100 mila euro: 100 euro al giorno da quando è scaduta la convenzione nel giugno 2012) che permetterebbe all’ex custode di mettersi in bonis con appena 12 mila euro, pagabili in 24 comode rate mensili. Un affarone, insomma, sotto ogni punto di vista. Per il privato, certo. Basti pensare al prezzo “congruo”, così è stato definito, dell’affitto che è lo stesso di quanto valutato 25 anni fa (correva l’anno 1989), quando venne cioè concesso l’uso gratuito degli spazi in cambio della custodia degli impianti sportivi, per valutare il peso del servizio di custodia (28 milioni di lire al tempo). Una quotazione che già nel 2004, quando venne rinnovata la convenzione, venne valutata 20 mila euro. E pensare che appena qualche mese fa (ad aprile scorso), un altro prezzo congruo stabilito dagli uffici fissava la locazione a 7 euro a metro quadrato (3.500 euro solo per il ristorante). Una svalutazione fulminea, insomma. E cosa dire, poi, dell’appartamento offerto ad appena 150 euro al mese (congruo anche questo, dicono) e che, tra l’altro, viene concesso direttamente a Sito ignorando le graduatorie delle case parcheggio (perché di casa parcheggio si tratta). Trattato a parte merita poi la valutazione della transazione sul debito pregresso: secondo il contratto di concessione rinnovato nel 2004 la penale da pagare a partire dal 30 giugno 2012 (data di scadenza della concessione stessa) è di 100 euro al giorno (ad oggi più o meno 100 mila euro). Sito in realtà contesta questa cifra, perché dal giugno del 2012 al settembre del 2013 (senza che nessuno si preoccupasse della cosa, tanto che c’è un intervallo di tempo tra la sua richiesta di proroga e la risposta del Comune di un anno preciso) ha continuato a svolgere le funzioni di custode, ad eccezione che per il campo da rugby affidato a parte e per pareggiare il quale (in virtù di un minor servizio offerto) avrebbe dovuto versare dal 2009 al Comune 600 euro l’anno. Dando per buona questa interpretazione (quella cioè che lo vedrebbe inadempiente “solo” dal settembre 2013), comunque, il debito ammonterebbe ad oggi a circa 50 mila euro. Da 50 mila a 12 mila (meno di dieci mesi del pur già basso affitto proposto) e con gli abbuoni già fatti, sembra più che una transazione una svendita sottocosto. In tempo di crisi e di saldi, tuttavia, per l’amministrazione comunale, questo sembra essere l’unico modo per venire a capo della vicenda: «Meglio poco e subito – spiega l’assessore al Patrimonio, Enza Giannatonio – che altri anni di cause e contenziosi con la possibilità che il debitore sia inesigibile. Senza contare che, oggi, la nostra priorità è tornare in possesso della palestra». Quella dalla quale sono state cacciate società sportive, Borghi e Sestieri, semplici cittadini, costretti a rinunciare ai campionati o a spostarsi in altri paesi per allenarsi. Un bene pubblico, insomma, in balia dei capricci e delle rivendicazioni, del tutto infondate, di un privato che è anche debitore del Comune. Uno spazio importante, nella penuria di luoghi agibili e dedicati presenti in città: una palestra, insomma. La palestra Nicola Serafini, o Pasquale Sito che dir si voglia.
patrizio iavarone

Per dirla tutta
La vicenda dell’Incoronata inizia nel 1989, quando il consiglio comunale concesse in uso gli immobili a Pasquale Sito con una convenzione decennale che prevedeva l’uso gratuito del ristorante, dell’appartamento e dei magazzini, in cambio della custodia degli impianti sportivi, impegno che venne valutato con un corrispettivo di 28 milioni di lire. Nel 1999, scaduta la convenzione, Sito chiese il rinnovo della stessa, ma il consiglio comunale optò per una gara d’appalto. La gara, però, andò deserta per due volte, mentre Sito continuò a gestire l’impianto e usufruire del ristorante e dell’appartamento. Solo sul finire del 2003, il commissario straordinario decise di accogliere la proposta di rinnovo della concessione (valutata per un controvalore di 20 mila euro) fino al giugno 2012. Nel frattempo, però, nel 2006, la società intestata a Pasquale Sito fallisce, ma il Comune anziché recedere dal contratto, estende il beneficio della convenzione ad un’altra società intestata al figlio di Sito. Nel 2009 poi il campo da rugby viene affidato ad altra gestione e a Sito chiesto, in virtù del diminuito lavoro, di corrispondere come compensazione 600 euro l’anno. Scaduta la convenzione nel giugno 2012, il Comune richiede i locali e Sito propone un ulteriore rinnovo. Passa un anno uno perché il Comune, nel settembre 2013, risponda che non è interessato e che rivuole gli spazi e 41 mila euro di arretrati. Quindi le contestazioni degli addebiti, due proposte di transazione non accolte e ora, l’ultima, accettata dal Comune e in attesa della valutazione dei Revisori.


postato il 29/11/2014

Share
Commenti
Non sei autenticato. Se vuoi fare un commento devi fare il Login


Postato da cicca67 alle 0:52 di mercoledì 3 Dicembre 2014
Uno schifo.




 

Ci sono 305 articoli in questa categoria. Leggi gli altri prossimo 748 letture