di pasquale d’alberto
Entra nella fase decisiva, ad un anno dalla loro approvazione, l’attuazione dei Pit (progetti integrati territoriali) gestiti dalla Provincia dell’Aquila e finanziati tramite i fondi Por-Fesr dell’Unione Europea. Per la parte relativa ai privati, nel comprensorio Sulmona/Alto Sangro, per i tre assi previsti, sono stati ritenuti idonei e finanziabili 19 progetti per un investimento totale, tra contributo e cofinanziamento, di 1.311.966 euro. Poi ci sono altri 15 progetti, ritenuti idonei e finanziabili, ma per il momento “in panchina” per mancanza di risorse. In questi giorni la vice presidente della Provincia dell’Aquila Antonella Di Nino sta chiudendo le firme di partenariato per dare il via alla realizzazione dei progetti. «Non è escluso – spiega – che alcuni progetti ritenuti idonei e finanziabili non trovino attuazione in quanto il soggetto titolare del progetto non dispone delle risorse necessarie per il cofinanziamento (che si aggira intorno al 60%). Allora – continua – anche coloro che per il momento non figurano tra i progetti finanziati possono rientrare in gioco». Poi c’è la parte riguardante il pubblico, circa un altro milione di euro, destinatari vari Comuni del comprensorio. Ci sono Comuni che hanno firmato l’accordo di partenariato un anno fa. Nel territorio della Valle Peligna/Alto Sangro il periodo concesso per la realizzazione dell’intervento è di 12 mesi. Siamo quindi vicini alla scadenza. «Gli enti titolari dei progetti – sottolinea la Di Nino – debbono rispettare la data fissata per la conclusione del progetto, a meno che non chiedano una proroga. Inoltre – aggiunge – possono anche chiedere un aumento dello stanziamento anche perché questo capitolo, come quello per i privati, ha delle economie che possono essere spalmate sui progetti in itinere». Altri enti hanno firmato l’accordo di partenariato ad aprile. Per questi la scadenza è ancora lontana. Comunque la vice presidente conta di chiudere l’intera partita Pit entro la fine del mandato della giunta Del Corvo, che scadrà nella prossima primavera. Oltre due milioni di euro, quindi, destinati all’economia del territorio. A scorrere i progetti presentati dai privati, oltre il 60% sono aziende agroalimentari e della ristorazione, a testimonianza che questo è oggi il settore più vitale dell’economia del territorio. Resta da vedere quanto questi fondi saranno in grado di mobilitare dal punto di vista del valore aggiunto e dell’occupazione,. Il vero problema degli investimenti europei nel mezzogiorno d’Italia e quindi anche nel territorio del Centro Abruzzo, infatti, è questo.

postato il 15/11/2014