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Fas: corsa alla spesa
Fondi da impegnare entro il 2015. Lolli annuncia i bandi per i privati
per dicembre. Incognite sui progetti pubblici
Ed ora inizia la grande corsa alla spesa, perché il ministero ha detto che i fondi dovranno essere impegnati entro il dicembre 2015. Domani l’altro. Perché sono oltre 600 i milioni di euro rimasti in cassa in Abruzzo, tra cui i 16,8 milioni riservati alla Valle Peligna. I Fas sono insomma alla stretta finale e non tutti sembrano essere pronti ad incassarli. Non è pronto ad esempio il Comune di Scanno che non ha risorse per cofinanziare i 700 mila euro riservati alla sua seggiovia e non sono pronti molti dei Comuni del cosiddetto collettore turistico (primo fra tutti Sulmona) che dovrebbero impegnare in tutto e tutti insieme 4,8 milioni di euro con progetti definitivi che, però, qualcuno dovrà pur pagare per redarli. E’ pronto invece Campo di Giove, il Cogesa, la Saca e il Parco Majella ed è pronto, prima di tutti, il bando per i privati. Lo ha annunciato il vice presidente della Regione Giovanni Lolli la settimana scorsa a Sulmona che ha assicurato come i 7,7 milioni di euro per le imprese saranno disponibili nei bandi già da dicembre. Due saranno le misure per accedervi: una in regime de minimis (con finanziamenti fino al 70% a fondo perduto) per i progetti che vanno dai 50 ai 400 mila euro e una, per gli investimenti più sostanziosi, che vanno dai 400 mila euro in su, con cofinanziamenti modulati a seconda che si tratti di piccola (30%), media (20%) e grande (10%) impresa. Ma gli aiuti potranno essere più consistenti, nel caso si abbracci la ricerca (fino al 50%), l’innovazione e il risparmio energetico. Per i fondi destinati all’impresa, poi, il percorso burocratico sarà più rapido: bandi, anziché accordo di programma quadro, che permetteranno già a fine gennaio di stilare una graduatoria ed erogare sostegni per il rafforzamento e la creazione di impresa, innovazione tecnologica, turismo, tipicità locali e green economy. Per gli altri si dovrà correre davvero, per arrivare a primavera almeno con tutti i progetti definitivi e l’accordo di programma quadro sottoscritto dal ministero. E per farlo, oltre ai progetti, dovranno essere messi al sicuro i patti di stabilità dei Comuni e dovrà soprattutto essere riconosciuta la compatibilità dei progetti con gli obiettivi dei Fas. Ma che ci si riesca, non tutti ci credono: per questo gli imprenditori hanno chiesto e ottenuto dagli uffici che nel caso quei soldi non vengano spesi, siano travasati nella graduatoria dei privati.
postato il 15/11/2014