Approvato da tutti i presenti in aula il punto all’ordine del giorno sul trasferimento dei ragazzi dell’Itcg all’Itis di Pratola. Quello che è passato al Consiglio comunale di Sulmona è una sintesi dei due punti che erano stati presentati inizialmente.
Il primo, presentato da Di Cesare, Di Ianni, Di Masci e Salvati chiede di trovare soluzioni immediate per il ritorno dei ragazzi in città, che contempla anche prefabbricati; il secondo, presentato da Sinibaldi, chiede la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra Comune e Provincia per un reale impegno economico e progettuale per un controllo fattivo su tempi e procedure.
La preoccupazione dell’intero Consiglio è tangibile poiché le dinamiche di tale trasferimenti continuano a non convincere anche in considerazione del fatto che Del Corvo è intenzionato a non chiedere il dissequestro del blocco 1 e 3. Scelta che non è andata giù al sindaco Ranalli: “Del Corvo deve intervenire- ha esordito- che diano mandato al Comune di farlo altrimenti”.
Quello che teme il primo cittadino è che il sequestro possa impedire di avviare il prima possibile un nuovo cantiere in base ad un nuovo progetto unico, come già annunciato da Del Corvo, che dovrà essere approvato a dicembre dall’Utr di Fossa.
Un altro punto, inoltre, non permette a Ranalli di dormire sonni tranquilli: “Non vorrei che ci fosse un disegno diverso- ha continuato – per il quale gli istituti tecnici vengano trasferiti altrove. Voglio andare fino in fondo e capire perché l’agrario non ha potuto usufruire dell’Itis mentre per l’Itcg si è partiti subito con gli interventi di trasferimento”.
Ranalli, inoltre, ha palesato l’intenzione di voler chiedere l’inserimento del Comune di Sulmona come parte lesa nel processo in modo da chiedere anche un confronto tra le vecchie perizie che assicuravano l’agibilità del secondo blocco e l’ultima dell’autorità giudiziaria. S.pac

postato il 28/10/2014 alle ore 20:51