CRONACA

16726Sulmona

Una delibera per le "Tre Valli d'Abruzzo"

Secondo appuntamento per il Collegio dei sindaci verso la coesione amministrativa. Mercoledì una delegazione del Comune di Sulmona incontrerà Di Pangrazio

Documento senza titolo

Dovrà essere portata entro il 30 novembre nei rispettivi Consigli comunali la proposta di delibera che impegna i sindaci «a porre in essere tutte le azioni politico-amministrative necessarie alla costituzione del Collegio dei sindaci con il compito di realizzare, concretamente, la coesione amministrativa tra i territori amministrati e giungere alla proposta e realizzazione di un “progetto pilota” di strategia di sviluppo con successivo e conseguente piano d’azione».
A renderlo noto è la consigliera di maggioranza, Maria Ciampaglione, a seguito della seconda conferenza dei sindaci di Valle Peligna, Valle Subequana e Valle del Sagittario, che si è svolta lo scorso mercoledì. Il progetto, promosso dal Comune di Sulmona, coinvolge, per ora, 19 comuni.
Durante l’ultimo incontro è «emersa la necessità di ideare un più efficace approccio allo sviluppo del territorio- scrive Ciampaglione-. E’ stato deciso di elaborare una proposta di Legge Regionale volta ad individuare e riconoscere, attraverso un piano d’azione preciso, tale territorio denominato “Tre Valli d’Abruzzo”. Tale proposta verrà inoltrata, congiuntamente dagli enti, al Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, affinchè possa essere esaminata ed approvata nei termini di Legge».
Prossimo appuntamento il prossimo 29 ottobre quando una delegazione del Comune di Sulmona incontrerà il presidente Di Pangrazio, mentre il Collegio dei sindaci tornerà a riunirsi a novembre.
Red


postato il 24/10/2014 alle ore 15:42

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Commenti
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Postato da coesa alle 17:49 di venerdì 24 Ottobre 2014
Si va concretizzando a piccoli passi il programma di ripensiamo il territorio sono molto felice ,quando le idee sono seguite dai fatti si è lieti di portarle avanti.



Postato da nessundorma alle 19:21 di venerdì 24 Ottobre 2014
Io credo che non ci possa stare alcuna unione se non c'è partecipazione e condivisione da parte delle comunità coinvolte. I nostri amministratori dovrebbero indire un referendum consultivo in tutti i comuni coinvolti nel progetto di unione. E solo allora potrebbero prendere decisioni così importanti. Tutte le volte che singoli uomini hanno deciso da soli di cancellare identità e territori hanno fatto macelli. La storia è piena di Unioni fi Forza finite nel dramma.



Postato da nessundorma alle 19:24 di venerdì 24 Ottobre 2014
esistono le Provincie, che facciamo da un lato le vogliamo cancellare e poi ne facciamo nascere altre mille. Una follia vera e propria.



Postato da nessundorma alle 19:32 di venerdì 24 Ottobre 2014
Tre valli...che poi sarebbe grossomodo l'area della Comunità Montana. Che novità è questa.... Solo negli ultimi dieci anni sono stati elaborati decine e decine di piani di sviluppo territoriale. Che significa "...ideare un più efficace approccio allo sviluppo del territorio" Mamma mamma..... il vuoto cosmico.



Postato da saverio alle 20:33 di venerdì 24 Ottobre 2014
nessundorma: ha perfettamente ragione quando afferma che sono le comunitò che devono scegliere e non il primo o l'ultimo arrivato, è altrettanto vero che i nostri amministratori non hanno nessuna voglia di cedere il passo se non com l'artifizio di ricreare un'assemblea dei sindaci sulla tanto rimpianta comunità montana. Per quanto attiene invece la scarsa fiducia nella riuscita della fusione dei consigli comunali le basterebbe andare su internet e scrivere : fusioni enti locali; I risultati la sorprenderanno di quanto sia bella la nostra Italia.




 

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