CRONACA

16483Sulmona

Bocciati a settembre

Interventi igienico-sanitari, ma niente messa in sicurezza per le scuole sulmonesi che cominciano l’anno come lo avevano finito. All’Itcg primo giorno senza porte. In alto mare il liceo classico

SULMONA. «Abbiamo già svolto lavori di adeguamento igienico sanitario per un importo pari a 90 mila euro in tutti gli istituti scolastici per garantire un adeguato rientro dei ragazzi nelle scuole» esordisce così l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sulmona Stefano Goti a proposito della situazione in cui, all’inizio del nuovo anno scolastico, versano i plessi sulmonesi. Premesso che nell’ambito del progetto ‘Scuole d’Abruzzo - il futuro in sicurezza’ avviato nel 2011 ancora diverse sono le strutture che attendono interventi di adeguamento e miglioramento sismico, la situazione non è certo rosea se è vero che i primi lavori partiranno presumibilmente a maggio del prossimo anno. Sono quelli che interesseranno le scuole elementari Masciangioli per le quali il progetto inviato all’ufficio speciale per la ricostruzione e già approvato, è stato finanziato per un importo pari a 1 milione di euro quale acconto dei 14 milioni dei fondi Cipe. «Le procedure per la gara d’appalto saranno completate prima di Natale e allora decideremo la data di inizio dei lavori di concerto con il dirigente scolastico» continua Goti favorevole ad un’apertura dei cantieri quando gli studenti avranno lasciato la scuola. Ancora tutto da decidere dunque, anche se con i soldi in cassa, ben 18 milioni di euro già assegnati alle casse comunali e che attendono solo di essere utilizzati: per la scuola elementare Di Stefano, per le scuole medie Serafini Capograssi come per il liceo classico Ovidio. E se per le prime i progetti sono pronti e aspettano un cronoprogramma che detti tempi e modi per l’invio e per i successivi interventi, per il liceo classico si attende ancora il deposito della relazione tecnica preliminare alla redazione del progetto definitivo. Discorso diverso per l’istituto tecnico per geometri “De Nino-Morandi” pronto solo in parte ad accogliere gli studenti attualmente ospitati nell’unica ala ristrutturata, tra l’altro ancora alle prese con piccoli interventi di finitura di classi, laboratori, segreterie e bagni (senza porte dal primo giorno), lavori commissionati dalla Provincia con un appalto da 70 mila euro. Bloccati invece, a causa della bufera giudiziaria scoppiata nel 2012, i lavori che interessano l’altra ala dell’edificio per i quali alla Provincia non resta che ripartire da zero con una nuova procedura di affidamento. Disagi maggiori per gli studenti dell’istituto agrario di Pratola trasferiti nel centro di formazione professionale della Provincia nei pressi dell’Itis per chiusura completa dell’edificio seguita al crollo di parte del tetto. Per le ‘scuole d’Abruzzo, il futuro in sicurezza’ appare dunque ancora lontano.

postato il 20/9/2014

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