“Iniziativa lodevole, ma con sponsor sbagliato”. Quella a cui si riferiscono i Comitati Cittadini per l’Ambiente è il “Wolf Bike Tour”, che si svolgerà il 6 e 7 settembre, dove i ciclisti potranno immergersi nella natura del Centro Abruzzo in due tappe distinte. Peccato che a fare da sponsor sia la Edison.
“E’ il caso di ricordarlo- scrivono i Comitati a proposito- che ha avuto una ingiunzione dallo Stato italiano per la rimozione dei rifiuti tossici dalla discarica Tremonti di Bussi; sempre lo sponsor Edison vuole trivellare nuovi pozzi petroliferi all'interno del campo Rospo Mare, di fronte al Parco nazionale della Costa Teatina. Purtroppo il "Greenwashing", ovvero l'appropriazione di presunte virtù ambientaliste per distogliere l'attenzione da interventi negativi e fortemente impattanti sull'ambiente, è una pratica ampiamente diffusa tra le società multinazionali. Sono tanti gli eventi attraverso i quali queste società puntano a ripulire la propria immagine e che spesso vedono la partecipazione , non solo di Enti pubblici, ma persino di alcune tra le più importanti associazioni ambientaliste”.
Per citarne solo qualcuna: "M'illumino di meno", che ha tra gli sponsor l'ENI o "Puliamo il mondo" dalla SNAM.
“Il problema- continuano i Comitati- non è di queste società, che in fondo fanno il loro mestiere; il problema è piuttosto di chi organizza tali eventi e degli Enti pubblici che li sostengono. Nella scelta degli sponsor non si dovrebbe mai prescindere dall'applicazione di un codice etico".
I Comitati, quindi, nell’unirsi all’invito dell’assessore regionale Mazzocca rivolto alle associazioni nel rifiutare tali sponsorizzazioni, invita gli organizzatori del Wolfbike Tour nonché gli Enti (Comune di Sulmona, Provincia dell'Aquila, Parco nazionale della Majella, Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise), che all'evento hanno dato il loro sostegno e il loro patrocinio, a riflettere sulla questione.
Red

postato il 2/9/2014 alle ore 11:00