INCHIESTA

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L'ago nel bilancio



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di Anna Spinosa

In consiglio giovedì
Per il prossimo consiglio convocato giovedì 30 luglio si preannuncia una seduta non facile che vedrà come oggetto l’approvazione del bilancio di previsione 2015. “Un bilancio di lacrime e sangue” fa sapere il primo cittadino che ha cercato di mantenere servizi fondamentali tagliando il surplus.

Lacrime e sangue
Il bilancio di previsione 2015 porta un totale di spese pari a 57.417.513 di euro. "Un bilancio di lacrime e sangue” lo ha definito il sindaco Ranalli e che ha visto tagli per 750 mila euro della nuova contabilità. "Non ho voluto aumentare imposte, tariffe, buoni pasto per asilo né il costo di utilizzo delle strutture impiantistiche: nulla di questo è stato toccato, perché la città non se lo può permettere”. Un scelta in controtendenza fa notare, rispetto alle altre realtà comunali che hanno deciso comunque di scaricare il peso e in taluni casi anche pesantemente sui contribuenti. Sulmona ha dovuto rinunciare oltre a i trasferimenti nazionali anche altre riduzioni regionali e a complicare il tutto è intervenuto anche un fondo rischi (un fondo per i crediti di dubbia esigibilità) che essenzialmente non consente libertà di azione e vincola la gestione dei soldi creando non poche difficoltà alle amministrazioni.

Gli sforzi sul sociale
La tutela del sociale sarà comunque garantita con uno stanziamento di 1 milione e 850mila euro. Nonostante la forbice abbia colpito pesantemente il Sociale il Comune ha deciso di mantenere le numerose attività e servizi, risparmiando altrove ed eliminando il surplus a discapito però della cultura. Dunque i quasi 2 milioni di euro interverranno a favore di molteplici servizi concernenti la disabilità, disagio sociale, sostegno alle famiglie. Ad esempio l’assistenza e trasporto portatori di handicap cresce e vede 450mila euro stanziati, interventi per 150mila euro per l'assistenza domiciliare anziani ,150mila per l'assistenza ai minori per casa famiglia. Altri importi destinati a diverse attività in supporto degli anziani per il ricovero in strutture residenziali, e per le prestazioni socio sanitarie e 80mila euro di contributo minimo e sostegno alle famiglie .

Opere pubbliche
Le opere pubbliche presentano un piano di finanziamenti di 8 milioni e 798mila euro, riferiti ai piani di interventi. Ulteriori significativi interventi riguardano l’urbanistica e gestione del territorio pari a 11 milioni 962 mila euro. Per la gestione del territorio e ambiente sono invece 12e mezzo i milioni, mentre per le scuole o meglio per l'istruzione pubblica gli investimenti si attestano sui 10 milioni di euro, con almeno due cantieri in apertura alle Serafini e alle Masciangioli. Il totale per il settore sportivo e ricreativo è pari a 232mila euro.

La Cenerentola: la cultura
L'anello debole è senza dubbio la cultura, su cui il Comune investe in totale appena 170mila euro, destinati in gran parte (40mila euro) alla Giostra Cavalleresca e al funzionamento (senza programmazione) per le attività del teatro comunale e del cinema Pacifico, strutture per le quali aprire la porta costerà 35mila euro. Altri 30mila euro sono destinati all’università che vede un a perdita rispetto al 2014 sostanziosa (90 mila euro erano in bilancio lo scorso anno). Per il resto la cultura a Sulmona è solo elemosina alle pur lodevoli attività storiche: al Concorso Maria Caniglia 4mila euro, 2mila e 500 euro al Quadrivio; 10 mila euro a tutte le altre attività culturali cui si aggiungono 19mila per contributi e ausili a manifestazioni artistico culturali. Con la dicitura poi ”grandi eventi e marketing turistico” si prevede una contribuzione ulteriore di 15 mila euro. A tal proposito i consiglieri di minoranza propongono una redistribuzione dell’importo e facendo notare l’assenza nel documento di bilancio del Bimillenario di Ovidio 2017 "sarebbe opportuna - dicono - la destinazione degli stessi all’evento o ripartita in più manifestazioni proponendo anche l’azzeramento all’università visto il drastico taglio effettuato e capendo meglio l’ausilio alla Giostra”.

Aumenta la Tari
Ai tagli netti corrisponde poi il discusso aumento della Tari. La tassa per i rifiuti quest’anno ha raggiunto i 3milioni e 620mila euro, in crescita rispetto all’anno precedente di circa 100mila euro (nel 2014 era di 3milioni 525mila euro). Un aumento che ha suscitato le proteste dell'opposizione: "Sintratta di un aumento ingiusto a carico dei contribuenti - spiegano -, una stangata che costerà ai sulmonesi altri 250 mila euro a fronte delle dichiarazioni di Ranalli che rassicurava non vi sarebbe stato alcun aumento delle imposte”.
La risposta del sindaco e dell’assessore all'Ambiente Stefano Goti non tarda ad arrivare: "È un aumento purtroppo dovuto a fronte di nuovi costi del servizio, ad obblighi tecnici dati dal nuovo Contratto collettivo nazionale di Federambiente che richiede un esborso di circa 120mila euro in più per i 39 dipendenti del Cogesa". Altra cospicua parte che va a pesare sulla tassa è da imputare ai debiti fuori bilancio relativi all’anno 2013 che sono stati rilevati nel 2014 e non fatti pesare ai cittadini. "Debiti fuori bilancio - spiegano - effettuati dai dirigenti nei 7 mesi di commissariamento che hanno disposto lavori senza contabilizzare, senza pagarli". Dunque l’aumento del 10% è dato dai costi diretti, uffici e bollette e responsabilità precedenti.
L’evoluzione nella Tari in questi anni ha visto nel 2012 costi per 3 milioni 657mila euro, nel 2013 per 3 milioni 361mila euro e nel 2014 per 3 milioni 525mila euro, fino al 2015 che si attesta sulla cifra di due anni fa: 3 milioni 620mila euro. Alle polemiche riguardanti il servizio il Comune risponde che l’esternalizzazione con l’affidamento al Cogesa ha garantito un servizio migliore e controllato. "Ci sono 400mila euro investimenti" spiega Ranalli. I numeri del servizio vedono un 1milione per lo smaltimento e trattamento rifiuti, 600mila raccolta porta a porta, il restante per la pulizia. “Oggi la città è visibilmente più pulita rispetto alle condizioni di degrado e incuria precedenti il nostro insediamento”. L’obiettivo è migliorare il servizio estendere la differenziata, arginando i casi dei molti che vengono a scaricare rifiuti qui dal circondario. Creare un equilibrio tra costi e benefici.

Gli emendamenti
Un bilancio privo di progettualità secondo i consiglieri di minoranza, per i quali manca l’idea di città del Comune e non ci sono programmi, né scelte. La minoranza sottolinea inoltre la totale assenza negli stanziamenti alla cultura, per i festeggiamenti per il Bimillenariodi Ovidio. Accusa l’amministrazione Ranalli di un inadeguato Piano di alienazione degli immobili comunali, non aderente ai reali valori di mercato con importi sovrastimati (ma questa è una storia che si ripete) come dimostrato dalle aste andate finora in molti casi deserte e che nei fatti non potrá produrre introiti stimati dall’amministrazione Ranalli per finanziare le opere pubbliche. “Un pò da dilettanti - incalzano - con la promessa di opere che non vedranno mai luce”. Si aggiungono alle critiche poi 7 emendamenti ad opera dei consiglieri stessi che pongono l’attenzione su alcuni capitoli importanti. Gli emendamenti puntano il dito su determinate scelte in campo culturale che premiano alcuni eventi e penalizzano altri come il Premio Sulmona, Il SulmonaCinema, il teatro Maria Caniglia. La proposta è quella di decurtare a favore di quest'ultimo evento, 5mila euro alla Giostra ampiamente supportata.
In particolare gli emendamenti propongono: di modificare il piano finanziario del servizio gestione rifiuti perché gli aumenti relativi ai contratti del personale non possono pesare sul Comune e sui cittadini. Di finanziare adeguatamente il Bimillenario di Ovidio, di rinforzare l'esiguo contributo al premio Caniglia detraendo alla Giostra 5mila euro a fronte dell’ausilio di 40mila, finanziare maggiormente Premio Sulmona,SulmonaCinema Festival e Premio Capograssi. Maggiore attenzione è richiesta anche alla cura della città conferendo adeguata funzionalità ai bagni pubblici di viale Roosvelt e commissionando uno studio sulla qualità dell’aria anche per porre un ulteriore ostacolo alla realizzazione della centrale Snam. il consigliere Alessandro Lucci (Sbic) chiederà con un emendamento anche di aggiungere una voce specifica per la messa in sicurezza degli attraversamenti delle strade comunli e provinciali, perché quel pericolo all'incrocio di via Cappuccini resta alto. Mentre il consigliere Luigi La Civita insisterà per intervenire sull’arredo urbano.
In consiglio, promettono le opposizioni, sarà battaglia. La difficile guerra per far quadrare i conti.


postato il 25/7/2015

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